I Betlemmiti

Betlemme

I Betlemmiti, fu un ordine militare religioso, istituito nel 1110 che divenne ricco e potente in breve tempo, perché alla sua disponibilità, erano pervenuti molti possedimenti territoriali, benefici ecclesiastici, ospedali, e lasciti di benefattori, tutti finalizzati a finanziare le crociate in Terra Santa, per la liberazione di Gerusalemme dai mussulmani.

Questo ordine religioso era chiamato anche dei Fratelli Stellati, perché indossavano una cappa bianca, su cui spiccava una stella rossa a sette punte e portavano sul petto la croce di Lorena, detta anche doppia croce, quasi in contemporanea sorse un altro ordine militare religioso, quello dei Templari, sempre con abito bianco ma con una croce rossa a otto punte, diversamente da quello Betlemmita.

I Cavalieri Templari, erano nati per proteggere le strade dei pellegrini in Terra Santa, ma varie vicissitudini e una storia troppo lunga da raccontare, portarono alla messa al bando per corruzione di questo ordine cavalleresco, nel 1312.

Nella prima metà del XII secolo, il vescovo di Betlemme, Ansellino, per sfuggire a sicura morte, fuggi dalla Terra Santa e venne a cecar rifugio guarda caso proprio a Varazze, ben accolto e acclamato dalla popolazione.

Varazze era ritenuta una città ricca, la nomea era dovuta alla grande laboriosità dei suoi abitanti, con gli innumerevoli cantieri navali, che riempivano le piazze e tutta la spiaggia di imbarcazioni in costruzione, poi c’erano gli opifici della valle del Teiro, che con la forza idraulica dell’acqua, tagliavano piallavano facevano olio e farina in altri la carta e la pasta.

L’acqua del Teiro, convogliata tramite delle canalizzazioni, serviva anche per i grandi orti e frutteti che erano alle porte della città, in tale contesto di gente onesta ma facile preda delle suggestioni, le offerte per le guerre sante e per la chiesa povera e derelitta, non sarebbero mai mancate, fu cosi che con bolla papale, Varazze fu scelta come sede vescovile della congregazione di Betlemme.

E con atto notarile del 27 gennaio del 1139 Aldizio vescovo di Savona, donava ad Ansellino la chiesa di S.Ambrogio, con i tutti i proventi, derivanti da terreni, proprietà immobiliari , lasciti e offerte.

Non sono molte le testimonianze della permanenza dei Betlemmiti nella nostra città, l’antico oratorio a ridosso delle antiche mura fu la loro prima sede, dove fu trovata una fonte battesimale e una croce di Lorena.

Nel 1924 durante gli scavi per fortificare gli argini del Teiro, all’altezza di via Malocello, nei pressi della linea ferroviaria, all’interno di un cunicolo, che dal greto del fiume portava all’interno delle mura, fu trovata, da un operaio, una croce di Lorena in bronzo.

Altri reperti appartenuti a questo ordine religioso furono scoperti nel 1931, durante degli scavi, presso la seconda chiesa di S.Ambrogio, una mitra, dei bottoni, con lo stemma dei Betlemmiani, poi ancora una piastra in bronzo con incisioni e altri oggetti tra cui un sedia vescovile, ma di tutti questi reperti esistono le testimonianze scritte, ma di fatto se ne sono perse le tracce.

Fu una benemerita iniziativa dei Betlemmiani, quella di creare un hospitia, il primo ospedale della nostra città, in un edificio che ha dato poi il nome al vico dello Spedale, la zona è quella di Calabraghe.

Un’antica costruzione, presente ancora oggi nel centro storico, fu la sede vescovile, durante la permanenza dei fratelli stellati in Varaginis

Questo edificio é contrassegnato con il civico n°3 di via S.Ambrogio.

In origine, questo palazzo era costituito da due piani, dotato di un ampio portico, poi ridotto per ricavarne due locali, in uno di questi oggi c’è la pescheria U Galina.

Dall’esterno si può ammirare l’ampia scalinata in ardesia, con colonne e balaustre in marmo, da testimonianze di inizio del novecento, sull’architrave del portone esisteva scolpita, nell’ardesia una stella a sette punte, oggi non più visibile a causa del degrado o di una deprecabile cancellazione.

Il palazzo fu venduto all’asta a metà dell’800.

Molte testimonianze della presenza dei Betlemmiani, furono occultate e poi quando per caso ritrovate, durante degli scavi o in un ripostiglio, nuovamente svanite nel nulla, ci furono anche diverse cancellazioni dei loro simboli incisi su pietre o su oggetti di culto, queste avvisaglie fanno intuire che la dipartita di questo ordine religioso dalla nostra città non fu indolore.

Infatti, ad un certo punto, venuta meno la necessità di fare cassa, per le crociate, sorsero delle controversie fra i Betlemmiti e i vescovi savonesi, dovute a dispute patrimoniali e giurisdizionali, su chi doveva essere titolare della diocesi di Varagine ma soprattutto dei proventi che i fedeli garantivano a chi aveva cura delle loro anime.

All’inizio delle dispute per buona pace ci furono molti compromessi, ma che poi portarono ad una sentenza, emessa nel 1424, di estromissione dei Betlemmiani, dalla nostra città.

I Fratelli Stellati si trasferirono in Francia, dove godevano ancora di ampi benefici, ma visto il buco storico negli archivi, privo di documenti, che coincide con gli anni di permanenza dei Betlemmiani nella nostra città, è molto probabile che per nascondere l’entità degli introiti, le malefatte o chissà che cosa nella loro gestione della diocesi, portarono via con loro, molto materiale di archivio.

Quando ci fu lo scisma d’Oriente (1378-1449) con l’avvento dei due papi con le sedi a Roma e Avignone l’ordine Betlemmiano si assogettò al papa di Francia.

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