U Marasin

Delle tante attività, che un tempo erano sciu da Teiru, una delle poche rimaste, u l’è U Marasin in via Piave

U Marasin u l’è in ta Ca da Caden-a.

Sciu da Teiru senza a Ca da Caden-a

Il passaparola generazionale, ha conservato la memoria di un dialogo, avvenuto ai primi del 900, fra na Ciattella, quelli che mai si fanno i fatti propri e u Baccan, inteso come capo, in questo caso capo cantiere edile.

A Ciattella “ Ma te abbelinò a fo na ca in ta sciumea! Quandu u vegne Teiru u ta rubella via!”

U Baccan “ A sci? Alua mi ghe mettu na caden-a!”

E così fece, ancora oggi si può vedere il simulacro, di una robusta catena, che sembra serrare i muri della casa, da notare anche le grandi piastre di ancoraggio agli estremi della catena.

Ne ha visto di cose questa casa! Chissà quante volte si sarà allagata a seguito delle piene del Teiro.

E chissà quanta acqua, fango e detriti, saranno stati tolti negli anni, da quel grande locale al pianterreno, con il suo bellissimo pavimento alla genovese, dove il primo podestà di Varazze, fece allestire una pista di pattinaggio a rotelle.

Dal 1950, in questo ampio locale, sciu da Teiru, in via Piave, ha la sua attività U Marasin al secolo Luigi Siri, classe 1935, insieme al fratello Franco, classe 1937.

Mi sun figgiù de un bancà e una falegnameria è sempre un’ ambiente famigliare, conosco le macchine e il rumore che fanno quando tagliano piallano rifilano e poi c’è l’odore del legno diverso per ogni essenza oggi purtroppo anche quello unificato dall’uso del multistrato.

Marasin potrebbe essere il diminutivo di marassu, mannaia ma invece questo suo nomignolo deriva dal cognome della mamma che era Morasso.

U Marasin mi racconta della sua attività che in principio era di tipo cantieristico specializzata nella costruzione de Muscuin e Gussi, continuata poi dopo l’avvento della vetroresina per gli scafi, con l’esecuzione delle parti in legno dai pagiò, panche, fasciamme di bordi, con il proliferare degli stabilimenti balnerari dau Marasin si costruivano anche le cabine e arredi per i bagni marini.

Troneggia al centro della falegnameria una grande sega Kirchner a nastro con carrello fabbricata a Lipsia nel 1912 il piano misura 120 cm!

Una meraviglia le sue fusioni in ghisa le grandi ruote e quel grande banco consunto dall’uso!

La falegnameria è comunque dotata di macchine moderne come una grande taglierina verticale per fogli di multistrato.

U Marasin conosceva mio padre e mi racconta di una Varazze che non esiste più dove tutti si conoscevano e c’era lavoro per tutti, in primis sciu da Teiru.

Anche lui come Gino, mio papà, appartenenti ad una generazione quella che nel dopoguerra, con il proprio lavoro, fatica e ingegno è riuscita a ricostruire la nostra povera Italia, distrutta da un’inutile guerra.

Prima osservo le loro mani e poi chiedo “ Cuntei ancun fin a descie?” Sorridendo mi rispondono “Sci sci ghe l’emmu ancun tutte e die!”

Con Franco si parla della pericolosità delle macchine per la lavorazione del legno lui mi racconta dei pericoli e degli infortuni che gli sono capitati.

La macchina in assoluto più pericolosa è il Tamburettu, la toupie ma fortunatamente oggi si usa adopera raramente.

Seguo le operazioni di cambio lama della sega a nastro, mi scuso per il disturbo e prima di andar via chiedo ai due fratelli se hanno mai litigato, mi risponde Luigi “ A nostra etè travagemmu pe demua!” come dire quando si gioca mica si litiga!

C’è ancora tempo per alcune foto d’epoca conservate nell’ufficio della falegnameria, come quella scattata nel 1903 ai Cantieri Baglietto con la numerazione e l’elenco delle persone immortalate.

Impossibile non notare che tutti hanno i baffi tranne alcuni giovani, ragazzini, minorenni, ma nel 900 già inseriti nel mondo del lavoro .

L’unico con i baffi bianchi è Pietro Baglietto.

Oggi chi meritoriamente, prosegue l’attività paterna è il figlio di Luigi

Siri Stefano con la sua Falegnameria, dau Marasin in via Piave, specializzata in Porte Interne, Finestre in Legno, Porte Blindate, Lavori su Misura, Attrezzature Balneari e forniture di Compensati, Laminati, Legnami e Vernici.

foto in b/n Archivio Fotografico Varagine

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