A proposito di …K

Tratto da Gazzettino di Varazze del 13 maggio 1967 Collezione Parodi

I “matusa” chiamano i giovani “gioventù bruciata” o, per dar meglio l’idea della mancanza di spina dorsale “gioventù bollita”………Perchè gli adulti, invece di lamentarsi sempre di noi, non ci danno una mano e non ci liberano da queste catene che si chiamano “Spectrus” “Diabolik” “Satanik” “Kriminal” per non parlare di “ABC” “Menn” e compagnia bella……….Siamo noi giovani che ve lo chiediamo aiutateci a protestare contro chi ci vuole infelici, liberateci dal sudiciume, che ci imbratta e ci avvince non restate insensibili al nostro grido salvateci! Siamo i vostri figli.

L’articolo è firmato da Ragazze di Varazze, la redazione del giornale accoglie l’appello, con il proposito di far qualcosa a favore della gioventù.

Fa sorridere oggi leggere questo articolo, che era velatamente rivolto, non alla fumettistica, ma alle prime riviste di nudo, vendute in edicola, poi sappiamo com’è andata a finire, dal nudo si è passati alla pornografia.

Io nel 1967 ero un pò troppo giovane, per avere questi dilemmi. I miei giornalini dopo il Corrierino dei Piccoli erano Capitan Miki Black Macigno e poi il Monello, l’Intrepido e Super Eroica, non mi ricordo di aver mai comprato Diabolik, Satanik ecc. ma neanche Topolino.

Il sesso era tabù, l’atto sessuale, era una cosa indicibile e non se ne parlava in nessuna famiglia, io come tutti i ragazzini anni 70, siamo stati emancipati, come un passaparola generazionale, dai ragazzi più adulti.

Il primo giornale di nudi femminili per noi ragazzini, non fu una copia di ABC, ma una rivista tedesca di chissà quale provenienza, con procaci bellezze teutoniche.

La portò a suo rischio e pericolo, in seconda media alle Valli, un mio compagno di classe,

Le cose proibite, si sa, sono quelle più ambite, e quello che doveva essere un segreto per pochi, divenne, con un passaparola bisbigliato tra i banchi, di dominio pubblico, fra compagni di classe.

Quel giorno, all’uscita di scuola, un gruppetto di ragazzini, radunati in cerchio, in un silenzio innaturale , sbirciò da quelle pagine, le foto in bianco e nero, mai viste prima, di forme nude femminili.

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