E Prie du Surf

…non tutto il “mar” vien per nuocere….è la morale che salva l’esito disastroso, della discarica degli inerti di risulta del costruendo raddoppio autostradale, effettuato dalla società SCAI negli anni 70.

La foto dell’articolo è quello pubblicato sul Secolo XIX l’8 dicembre 1972, la discarica a mare fu autorizzata, perché da studi fatti, si riteneva possibile rallentare o scongiurare l’erosione dell’arenile, divenuta critica specie, per la spiaggia di ponente mettendo in pericolo le fondamenta del Kursal Margherita e del molo dei bagni Nettuno.

La S.C.A.I. ebbe così a disposizione, a titolo gratuito, una discarica illimitata di inerti a pochi kilometri dai suoi cantieri. Visto l’esito negativo di questo ingente apporto di materiali scaricati nel mare della nostra città, è lecito porre la questione: cui prodest?

Chissà se sono mai state date risposte del perché ci fu quello scempio e perché poi quelle promesse non furono mantenute?

In mare furono scaricate 250 mila tonnellate di pietre terra e dichissachecosa…con buona pace delle praterie di posidonia, sparite definitivamente dal nostro litorale, soffocate dal fango che scaturì dagli sversamenti.

La discarica si protrasse per quasi 300 metri con uno studiato arco rivolto a ponente.

Lo scarico di materiale, come si evince nell’articolo terminò nei primi mesi del 1973.

La crescita a vista d’occhio, della spiaggia rimase solo come titolo ridondante del giornale!

Le mareggiate di scirocco, iniziarono la loro opera di demolizione e in poco tempo dell’imponente “discarica a mare”non rimase più nulla di emerso.

Oggi il mare continua incurante, la sua opera di erosione nel 2020 è stato necessario il ripascimento del tratto di arenile, prospiciente il Kursal e i bagni Nettuno con il terreno sabbioso proveniente dai lavori di scavo delle fondamenta della costruenda cementificazione ex Piombo- Giuntini.

…non tutto il “mar” vien per nuocere… sul fondo sono rimasti massi e pietre, estratti dalle nostri bricchi, a formare un fondo basso ideale per le onde lunghe per far scivolare una tavola. E prie du surf

Il surf è una bella attrattiva oggi per la nostra città, che attira un centinaio di giovani appassionati, soprattutto da fuori regione a sfidare le onde anche in pieno inverno.

La foto dell’articolo di giornale una gentile concessione del mio collega Bruno Falossi

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