
Da il Gazzettino di Varazze sabato 4 marzo 1967
L’articolo a firma Proteus la prende alla larga, ma poi centra il bersaglio di quello che ancora oggi è una grave mancanza in una cittadina turistica.

Tratto da “Quello che manca”di Proteus, Archivio Parodi
Quando le legioni romane, marciavano alla conquista del mondo portavano nei paesi assoggettati gli usi e le leggi proprie……..……… possiamo ben dire che Roma abbia fatto scuola dopo il tramonto della nobilissima Grecia presso le genti di tutto il mondo, allora conosciuto, lasciando un’eredità di opere e cultura oggi tesoro di tutta l’umanità.

Di una cosa soprattutto dobbiamo dare atto all’antica Roma di come i suoi ingegneri e maestranze, realizzarono in ogni parte dell’Impero quelle opere di igiene collettiva che furono i bagni e le cloache, simbolo di una vera civiltà che faceva delle pulizia un culto quasi religioso………ma l’uomo moderno ha dimenticato in parte l’insegnamento romano…….non possiamo tacere sul fatto che mancano ancora in molti centri urbani quei servizi pubblici e di igiene e decoro che dovrebbero invece rappresentare la prima voce in un civile consesso……ma che non si sia mai ancora pensato in maniera seria e adeguata alla costruzione di un diurno cittadino che raccolga in se, quei servizi indispensabili per una citta turistica come Varazze, questo è grave!………Infatti è doveroso pensare non soltanto ai varazzini, nel predisporre una sede adatta alla bisogna e che oltre a docce e bagni oggi ospitati eroicamente presso la C.R.I. possa offrire a tutti forestieri e turisti di passaggio inclusi servizi di barbiere, manicure, pedicure e quanto altro di inerente…….si può sempre ingentilire la costruzione con aiuole fiorite…..con vetrinette di negozi che reclamizzino la loro merce………………..Questa non è che una delle tante idee che potrebbero concretizzarsi se si pensasse seriamente alla realizzazione di un’opera tanto importante per Varazze quale è il diurno. Nei programmi elettorali di vari partiti vi era l’impegno di dotare la nostra città di questo importante servizio pubblico…………

…………l’impossibilità di soddisfare il cliente di passaggio e il bagnante estivo, che chiede e lo vediamo sempre di più spesso l’ubicazione di un vespasiano, oggi allogato in piazza Dante, ultimo rimasto di una serie rimossi e mai sostituiti adeguatamente. E’ ridicolo che gli eredi di Galli, Teutoni, e Britanni, un tempo civilizzati dai romani e avviati a servirsi di certi servizi igienici, calando in Italia, per turismo non trovino gli stessi nella patria dei colonizzatori delle loro terre.
Ma com’è lo stato dell’arte oggi nella nostra città?
Con la perenne chiusura dei servizi igienici dal Parco Giochi Nocelli non c’è nessun servizio igienico pubblico nella nostra città.
