di Francesco Bagetti

Questo è un brano estratto dal mio racconto “Olio di oliva e cotone”( quelli della mia generazione capiranno il perchè di questo titolo).
Ho voluto, con questo racconto, ritornare indietro nel tempo, quando bambino, guardavo con curiosità e meraviglia le cose intorno a me.
Il nostro mondo, da bambini era tutto lì, intorno al colle di San Donato, dove il fiume compie un’ampia curva, l’ultima, per poi riprendere la direzione giusta e scorrere verso il mare.
Testimone poi, con il passar degli anni, dei cambiamenti di questa parte di Varazze.
L’ho fatto per descrivere un mondo che non esiste più, o forse solo per rivivere quei momenti quelle sensazioni dell’età più bella della mia vita.
E quella strada che ho percorso innumerevoli volte, è un po’ come una metafora della vita, con il tempo che cambia le cose, non sempre in meglio però.

Compagna di viaggio, parallela alla strada è l’acqua del Teiro, che a fine anni 60, era ancora prelevata, per azionare le grandi ruote dei mulini e fornire la forza motrice per fabbricare la carta, per macinare o semplicemente per tingere le stoffe del Cotonificio, acqua del Teiro d’estate, quando scorreva lenta, per i giochi di noi bambini, spettacolare e disastrosa durante le piene autunnali del torrente.
Acqua sorgiva per irrigare gli orti o per fabbricare il ghiaccio.
Ma anche ricordi di tragiche esondazioni, che riaffiorano ad ogni temporale.
Ora non più il Teiro da temere, ma la nostra strada, diventata improvvisamente torrente,come alle ore 8 del 4 ottobre del 2010.

I luoghi e i passatempi di noi bambini, in questa parte della città, sono già stati da me raccontati in “Noi tre come al solito”pubblicato a puntate nel “ Il Giornalino” notiziario delle frazioni e della città di Varazze nel 2013/2014.
Questo iniziale racconto con l’aggiunta di altri fatti luoghi e persone è diventato”Un bosco un fiume e quattro amici”con un’appendice “Gli autoscontri”.
Alcuni brani sono stati inseriti in questo racconto.
foto Archivio Storico Fotografico Varagine.it
