4) I Ricordi di Gino

La lapide murata dagli amici dei Fratelli Accinelli e Piombo, nella facciata della chiesa di S.Caterina della Ruota alla Costa di Casanova, si può paragonare ad una vera Pietra d’Inciampo.
Pietre d’Inciampo che devono essere posate, come questa, nel luogo dove i Fratelli Accinelli e Piombo vivevano, avevano casa e i loro affetti e
dove furono prelevati, con la forza una notte d’estate del 1944.
Deportati in un campo di sterminio e mai più ritornati.

I Fre Accinelli e Ciungiu

“In sa Ca da Ture de San Peo, eivan missu na mitraglia e a sparava perchè u gh’ea l’oscuramento”

 “A gente dava u turchinettu ai barcuin e me puè u ghe né avansò un po’ e u l’ha detu anche a meisa”

Sulla Casa Torre di S. Pietro, i militari italiani avevano installato una mitragliatrice, che doveva far rispettare il coprifuoco.

Alle finestre che non avevano le imposte, si oscuravano i vetri, dipingendoli con il turchinetto.

Con la mistura di turchinetto che era avanzata, il padre di Gino, pitturò anche la madia.

Una notte spararono verso Villa Datu e bucarono le persiane della casa del parroco, perché trafilava della luce.

Qualche famiglia preferì abbandonare la borgata di S. Pietro, perché a causa del presidio militare, che si era installato in ta Ca da Ture, la borgata era diventata un obiettivo da colpire, magari da Pipetto, il solitario aereo da ricognizione capace anche di sganciare qualche bomba.

“ I Ciungiu s’ean feti fo un rifuggiu in ca” 

Nella casa dei Piombo, in via Costa 20, dopo l’8 settembre erano nascosti in sette, tutti renitenti di leva.

I quattro fratelli Accinelli e Piombo, due zii di Gino, Benedetto e Giobatta Ghigliazza e Gerolamo Badano.

Il nascondiglio era nella stalla, dove avevano ricavato un’intercapedine.

Durante il giorno, mentre erano rinchiusi nel nascondiglio intrecciavano le fasce per fiaschi, con la corteccia di castagno.

Gino conserva ancora gelosamente, uno di quei fiaschi, confezionato da quei giovani nel loro nascondiglio.

Ma a seguito della solita deprecabile delazione, nel mese di luglio del 44 furono scoperti e accerchiati.

Mentre ean in te fascie a rancà e patate.

Gli zii di Gino e Badano, non erano presenti quel giorno, quando furono catturati i fratelli Accinelli e Piombo

“ Sun arrivè de giurnu i sanmarco e brigate nere e l’han circundè”

“Un de questi fre, divan che u l’è mortu a Dachau, cammalandu un saccu de cementu”

Sono arrivati i sanmarco e le brigate nere e li hanno circondati

Uno di loro dissero che era morto a Dachau mentre trasportava un sacco di cemento.

A questo link “I Fratelli Accinelli e Piombo” Una tragedia dimenticata dalla nostra comunità.

continua

Lascia un commento