4)A Garaventa e Anime a Belurba e Strie, a Cua Ciatta…

Grazie a chi mi ha raccontato delle sue paure da bambino, ho compilato questo elenco di storie inventate dagli adulti, per far star bravi e allontanare dai pericoli i bambini.    

4aparte E Strie (1di 2)

Anche dopo tanti secoli e la frase tombale “ Le streghe scomparvero quando si smise di bruciarle”

 Basua, Faja, Fata, erano rimaste nell’inconscio collettivo della nostra città.

E Sevisse

Strani episodi, come quello che si diceva accaduto a quei sfortunati ragazzi che abitavano alle Sevisse.

Abituati a far vita grama, in due facevano il lavoro di un uomo, un giorno, uscirono da un bosco, facendosi largo fra i rovi.

Il giorno dopo, videro una loro conoscente, piena di graffi in volto e sulle braccia.

Era l’evidente prova, che le streghe erano anche lì, in quel posto sperduto!

A Biundin-a

 La gente presente, intorno ai falò la notte della ricorrenza del santo protettore, applaudiva sempre, quando il fuoco raggiungeva la biondina, una bambola messa in alto, al centro della catasta a simboleggiare la strega data alle fiamme.

 In certe case vigeva l’usanza, di mettere una scopa dietro l’uscio, perché a conoscenza della passione, delle streghe per le scope se per caso ne fosse entrata una in casa, non avrebbe resistito a quella tentazione e sarebbe subito scappata via con quella scopa.

A Cilorba

Sciu da Teiru, in una cascina da e Rive davanti au Bachettu, viveva una delle tante streghe Cilorba presenti nel nostro entroterra!

La strega era descritta come una donna, vecchia e strabica.

Ma le persone adulte raccomandavano ai bambini, di non lasciarsi incantare, da quel suo aspetto innocuo e rassicurante.

E se erano in un bosco, dovevano restar sempre attaccati a una gonna o a un paio di pantaloni.

E Strie da Via Gianca

Erano due le zone infestate dalle Streghe lungo la Via Gianca. Nei pressi della Casa Torre, sotto au Muntadò non era prudente farsi sorprendere dal buio perchè era uno dei luoghi dove ballavano le Streghe.

Da Porta Russa da Via Gianca, nel tratto più ripido, dove di quell’antico portale, resta solo una colonna, era luogo da Strie, e chi me lo ha raccontato si ricorda bene delle corse che faceva da bambino, ad ogni ora del giorno in prossimità da Porta Russa de Strie, corse rallentate dopo che i suoi genitori gli regalarono un fucile ad aria compressa che sparava pallini di piombo, con cui si sentiva più al sicuro……

continua

Rinnovo l’invito a chi ha avuto la pazienza di leggere questo articolo, per dare un gradito contributo raccontando i suoi ricordi di giovanili paure, storie ecc. per arricchire il contenuto di questo elenco.

Grazie!

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