
Grazie a chi mi ha raccontato delle sue paure da bambino, ho compilato questo elenco di storie inventate dagli adulti, per far star bravi e allontanare dai pericoli i bambini.
5a parte E Strie (2di2)
A Casanova, per tener ben spaventati i bambini, si raccontava di una donna, che aveva un libro di stregoneria, e quando lo leggeva si trasformava in una capra.
Sempre da questa località il nome da Peteina-cu, una strega con un grande pettine
E’ a Casanova nel 1603 che una donna fu accusata di essere una strega.
Caterina Damele era stata trovata in possesso, all’interno di una borsa verde, di alcuni simboli del demonio, un toccu de savun, na foggia de castagnu, cavelli de donna ingugii in te sampe de baggiu.
Era un tentativo di divorzio all’italiana, la poveretta fu assolta, ma nel 1607, la trovarono morta in Teiro, assassinata dal marito Bernardo Perata.
L’Ave Maria
Era tassativo il rientro in casa, prima dell’Ave Maria, quella era l’ora della comparsa delle streghe.
L’Ave Maria era particolarmente suggestiva nel Sciu da Teiru in Bosin, perché nelle fredde serate invernali, a seconda della direzione del vento, arrivavano attenuati i lontani rintocchi della chiesa del Pero e si diceva “ Silenzio!….Senti….. Stanno arrivando le streghe!”.
A Campulungo a notte fonda, le streghe ballavano nei campi di granoturco………
Balli a notte fonda, anche nella località denominata Cian de Strie alle pendici du Grippin, dove qualcheduno giura di aver visto anche recentemente delle luci ballare.

Se passate dall’Aspia e vi domandate che cos’è quel piccolo capanno, salendo a sinistra, una risposta c’è…. era stato detto ai bambini, essere la casa delle streghe, che uscivano al termine del rintocchi dell’Ave Maria.
L’Orcu
Dopo tante streghe anche un’Orco!
Dau Bachettu lo spauracchio dell’uomo con il sacco, che porta via i bambini disobbedienti, si materializzava quando, ogni tanto, una persona anziana, con un pesante sacco sulle spalle, transitava a piedi in direzione di Varazze.
Chi guardava con occhi da bambino quella figura, curva sotto quel peso, pensava che nel sacco c’era un bambino cattivo.
continua
Rinnovo l’invito a chi ha avuto la pazienza di leggere questo articolo, per dare un gradito contributo raccontando i suoi ricordi di giovanili paure, storie ecc. per arricchire il contenuto di questo elenco.
Grazie!
foto in b/n Archivio Storico Varagine
