Ma quante gescie ghe sun a Vase?

Una domanda scaturita al termine di un pranzo di Natale, sciaccandu nusci e nissoe, mangiando dattai e fighi secchi e così grazie al contributo dei miei commensali, in simma a un toccu de pape’ ho scritto questo elenco de gesce de Vase.

Non sarà sufficiente un libro, anzi un tomo, per parlare compiutamente delle oltre quaranta chiese, presenti, sul territorio del nostro comune.

E Alua per adattarlo al formato social, ho fatto solo un elenco, dei luoghi di culto, della nostra città, con le loro, a mio parere, peculiarità e qualche cenno storico, come fosse una guida, non esaustiva, per effettuare un percorso turistico religioso!

La quantità di chiese, cappellette, edicole votive e i caratteristici nicci, circa 80, presenti nel nostro entroterra sono indubbiamente una prerogativa unica della nostra città.

Non penso esista in Liguria, ma forse in tutta Italia, un’altra città così santificata, dalla presenza di luoghi di culto e con un rapporto così elevato, di chiese/residenti!

Servirebbe alla nostra comunità capire il perché di questo fenomeno.

Ho inserito in questo elenco, anche tre edifici religiosi, forse appartenenti alla categoria delle cappellette, ma con grandi storie, fatte di lavoro e di devozione, luoghi di preghiera inseriti in mezzo alla natura dei nostri boschi, con dei panorami incredibili, struggenti in ogni stagione!

Questo elenco, non ha la pretesa pretesa di essere esaustivo, dei luoghi di culto della nostra città.

L’ articolo è di libera fruizione.

Previa comunicazione, e citando l’autore, può essere utilizzato, in copia, ma in forma integrale e non deve essere modificato.

Versus Solem Orientem,

come per i pagani, anche per i cristiani, la rinascita e la salvezza, erano verso est, dove sorge il sole e la gran parte delle nostre chiese, hanno l’abside orientato verso est.

A partire dalla medievale chiesa di S.Ambrogio, di cui rimane solo il bel portale, inglobato nelle vecchie mura, sulla collina di Tasca.

Sono quattro le chiese edificate a S.Ambrosis i resti delle prime due, sono fagocitate nella cerchia delle vecchie mura, una terza aveva l’abside rivolta ad est ed era molto bella, in stile romanico a tre campate di questo edificio di culto resta il bel Campanin Russu.

La più significativa testimonianza storica della città, con i resti della torre e della cinta muraria di Tasca è preclusa ad un uso pubblico, perché facente parte di una proprietà parrocchiale!

1) Si parte con l’antica chiesa di S. GIACOMO IN LATRONORIO, bella con le sue pietre e mattoni faccia a vista, in stile romanico, inserita in un contesto di ville gentilizie e giardini fioriti.

2) C’è anche la versione femminile S. MARIA IN LATRONORIO, famosa per il singolare crocifisso bifronte, che si trova all’interno del comprensorio, una meraviglia naturalistica con il suo castello a picco sul blu del mare.

4)All’ingresso della residenza FATE BENE FRATELLI, nei pressi del casello autostradale, c’è una chiesetta, che accoglie le persone anziane e non, che si possono permettere, finanziariamente, un soggiorno in questa struttura. Molto partecipati, sono i matrimoni, qui celebrati, con la possibilità di ottimi scenari, per i servizi fotografici, nello stupendo parco della residenza.

5) Si arriva a Varazze e qui si trova la chiesa a cui è più affezionata la cittadinanza, quella di S.CATERINA, che fu costruita, quando i nostri avi, si ricordarono del voto fatto alla Santa, da quel giorno, ogni anno i fedeli partecipano alla processione, il 30 aprile, per sciogliere il voto di ringraziamento fatto per il debello della peste dalla città.

6) Poco distante, la chiesa a strisce di S.DOMENICO, con nella facciata la palla, sparata da un cannone di una nave inglese, durante una battaglia della seconda campagna d’Italia di Napoleone.

7) Da qui si parte, per una bella escursione sul Monte Grosso, dove si può ammirare, il più bel panorama della città, dal sagrato della chiesa della MADONNA DELLA GUARDIA qui sono custodite le salme di alcuni componenti, della famiglia Centurione d’Invrea.

8)Lì vicino anche la cappella votiva sempre dedicata alla MADONNA.

9) Ritorniamo nel centro urbano, per la chiesa di S.BARTOLOMEO, con la sua bella statua lignea del Maragliano, portata in processione il 24 agosto, la festa che celebra la fine dell’estate.

10) Sul “ponte” l’oratorio dell’ASSUNTA contornata dalle vecchie mura.

11) Lì vicino, la salita dei frati dove si trova per l’appunto la chiesa dei FRATI CAPPUCINI.

12) Nell’Oratorio Salesiano la cappella di S GIOVANNI BOSCO.

13) Completiamo le chiese del centro città, con la Collegiata S.AMBROGIO la parrocchia di Varazze, superfluo parlare di questa ricchissima chiesa, con pregevoli opere d’arte e con la sua bellissima piazza, fatta con il rissou de prie de mo.

14) Lì vicino l’oratorio di S. GIUSEPPE queste sono le uniche due chiese, per motivi urbanistici e di spazi, con versus occidentem.

15) Una bellissima piazza, sempre con il rissou de prie è quella della chiesa di S. NAZARIO E SAURO nell’omonimo quartiere.

16) Andemmu Sciù da Teiro e presso l’ex ospedale di Varazze, sorge la chiesa di S.MARIA IN BETHLEM legata all’ospedale cittadino, di questo binomio, è rimasto solo un numero il 675 sul codice fiscale, di chi è nato e poi battezzato in questa chiesa di Varazze.

17) Sopra un colle, nel Parasio, troviamo la chiesa più antica della città, S.DONATO già S. Michele costruita sopra un’antica pieve romana, dove è possibile ammirare, una rarità, quello della presenza di simboli bizantini nelle mura di sostegno da qui passava la strada che conduceva al porto romano di Ad Navalia che era ai piedi del colle.

18) Si sale verso la frazione Casanova, all’inizio c è la piccola borgata di S.Pietro con l’omonima la chiesetta di S.PIETRO.

19) Nella località Costa troviamo la chiesa di S. CATERINA DELLE RUOTE dove è infissa una lapide che commemora i Fratelli Accinelli e Piombo deportati e sterminati in Germania durante la Seconda Guerra Mondiale

20) Si arriva nella piazza di Casanova, con la CHIESA DELLA NATIVITA’.

21) Lì vicino l’oratorio della S. CROCE.

22) Seguendo la via Bianca si arriva alla chiesa rurale, dedicata al BEATO JACOPO DA VARAGINE.

23) Ultima arrivata in questo elenco è la diruta e dichiarata pericolante, ma dall’aspetto ancora imponente, chiesa della MADONNA DELLA GUARDIA di Casanova, con la sua singolare pianta a sezione esagonale, si trova in località Torazza.

24) Su un’ altura nei pressi della Ramognina la discussa discarica di Varazze, c’e’ uno dei più spettacolari panorami, a mio parere ed è quello che si può ammirare dalla chiesa di CRISTO RE orientata a nord, ma dove la vista spazia sull’azzurro del mare e il verde dei boschi, costruita per sciogliere un voto, sconsacrata ormai ridotta ad un rudere, ma degna per la sua storia di essere annoverata nei luoghi di culto di Varazze.

25) Si scende dalle Muggine per incontrare la CHIESA DEI GAGGINI poco più che una cappelletta, ma famosa per la sua fonte e la sua storia, legata a Giovanni Gaggino, il quale aveva lasciato non onorata un ingente eredità al comune di Varazze, per costruire proprio qua, uno stabilimento termale.

26) Nella vecchia chiesa di S. LORENZO nei pressi della località di Campomarzio, sono state scoperte alcune tumulazioni di epoca romana.

27) Al Pero ci sono due chiese dedicate alla SANTISSIMA ANNUNCIAZIONE, la bella vecchia chiesa, che è in fase di demolizione. Discutibile architettura della chiesa nuova.

28) Ricordiamo a circa metà strada verso il centro, la chiesetta di S.ANNA, famosa per il suo presepe li vicino nell’alveo del Teiro un piccolo rudere, la Ca Russa de Tascee, ci ricorda l’eccidio del partigiano Emilio Vecchia ucciso a vent’anni per la nostra libertà

29) Saliamo in quota con la chiesa di S.ANTONIO all’Alpicella con le due colonne del portale in tufo, provenienti dalla vecchia chiesa di S.Lorenzo di Genova.

30) In località Bin la colorata chiesa della MADONNA DEGLI ANGELI.

31) Alle Faje, la chiesa di NOSTRA SIGNORA DELLE GRAZIE con il suo singolare porticato.

32) Nel fondo valle dell’Arrestra, biancheggia in lontananza, il Convento dell’Eremo del Deserto, con la chiesa dedicata a S.GIUSEPPE a seguito di un pio lascito negli anni 80 è stato restaurato, non così è stato per i suoi romitori, solo uno è ancora eretto, in queste casupole vivevano in solitudine i novizi.

33) Sulla cima del Monte Beigua il SANTUARIO DELLA REGINA PACIS, da qui nelle fredde e serene, mattine invernali lo sguardo spazia su tutto l’arco della regione e da dove in caso di neve arrivano fantastiche foto di paesaggi invernali.

34)Scendendo si scorge al Bricco delle Forche la chiesetta del BRICCO DON BOSCO da qui tramite una strada sterrata e un fuoristrada, si può arrivare nella frazione di Cantalupo.

35) Nella località Vignolo, al cospetto di un’altro stupendo panorama, C’è un’altra chiesa dedicata a

a S.ANNA.

36)Nella piazza di Cantalupo con la chiesa di S.GIOVANNI

37) Castagnabuona con la chiesa del SANTUARIO DI NOSTRA SIGNORA DELLA CROCE, teatro di una delle tante battaglie napoleoniche, trasformata in ospedale, fu sconsacrata e poi riabilitata agli onori religiosi. Qui una croce ricorda il passaggio del papa Innocenzo IV e a seguito di questo evento storico.

38)Fu costruita una prima chiesa della MADONNA DELLA CROCE oggi trasformata nella sacrestia del santuario.

39)Si scende verso SAN ROCCO, dove durante la battaglia napoleonica che insanguinò per due giorni questa località il generale Massena ribattezzò la frazione con il nome di Castagnamarcia, perché gli abitanti, avevano avvisato gli austriaci della presenza dei francesi.

40)Si scende e nella località dei Favari con la chiesa di S.BERNARDO.

Finita la conta delle chiese, di culto cristiano, nella nostra città, è da annoverare nei luoghi di preghiera la 41)SALA DEL REGNO DEI TESTIMONI DI GEOVA in via Piave.

E’ opportuno considerare, a mio parere, anche i luoghi di preghiera, presenti all’interno dei grandi edifici di proprietà della chiesa attivi nel sociale privato, quali la RSA 42)LA VILLA, l’asilo 43)GUASTAVINO, e le residenze 44)LA PROVVIDENZA e 45)LE CANOSSIANE

Segnalo anche le cappellette rurali, di discrete dimensioni, da MADONNA da CIN-A in via Emilio Vecchia, S.SEBASTIANO alla Costa di Casanova, S.BERNARDO in via Quinno, la CROCETTA di Cantalupo, quella di S.ANNA sopra l’abitato di Alpicella e DEL BAMBIN di PRAGA au Caste’

Luoghi di culto edificati da quelle persone, che negli anni hanno scavato, trasportato pietre, calce, legni per le impalcature e edificato con la fatica del loro lavoro, questi luoghi di culto, spesso o quasi sempre, senza alcun compenso, magari nei giorni di festa, in segno di una devozione di un profondo legame con la propria terra, che nel nostro comune, era invece espressione di ogni contrada.

La chiesa fece anche uso del dividi et impera.

Povera gente divisi in borgate e famiglie e messi in competizione fra di loro durante l’edificazione di un luogo di culto.

Ma tutto questo non è servito come monito, incentivo o da sprone per conservare alcuni di questi manufatti, oramai ridotti a ruderi o in procinto di esserlo, altri invece in attesa di qualche intervento che ne preservi la stabilità.

foto Archivio Fotografico Varagine

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