
Un libro molto esaustivo è la “Storia di Stella” di Riccardo Musso.
L’autore percorre tutte vicende storiche dal Medioevo a tutto l’Ottocento.
Un grazie a chi me lo ha dato in visione Giovanni Cerruti U Saturnin.
Uno dei primi effetti dell’occupazione francese fu l’introduzione della coscrizione obbligatoria nei territori conquistati dalla Grand Armè.
Emanata l’8 fruttidoro dell’anno XIII ( 26 agosto del 1805)
I Maires, i Presidenti dei Consigli Comunali, dovevano dotarsi degli elenchi di tutti gli uomini maggiori di vent’anni e mantenerli aggiornati.
Ogni anno si svolgeva le “Tirage a Sort”.
Nel bussolotto erano messi tanti biglietti numerati quanti erano gli iscritti alle liste di leva.
Durante la cerimonia pubblica, ogni idoneo alla leva, estraeva un biglietto e il numero più era basso, più era probabile un arruolamento.
Subito dopo la cerimonia del Tirage a Sort, coloro che dovevano essere arruolati, erano messi nudi sopra una pedana e misurati, chi era più basso di 1,54 era riformato e così pure chi era senza denti o aveva gravi deformazioni.
Era tuttavia consentito farsi sostituire da un’altra persona possibilità riservata a chi aveva un discreto patrimonio.
Si concordava fra le parti un prezzo, allo stato andava pagata una tassa fissa di 100 franchi
Si ha notizie di un certo Gerolamo Martino di S.Martino proprietario e coltivatore, che pagò ben 2500 franchi a un certo Bernardo Perata di Alpicella, per sostituirsi al figlio chiamato alle armi.
Varazze era un cantone marittimo, quindi era soggetta alla leva di mare e i coscritti dovevano prestare servizio presso la base della Flotta del Mediterraneo, di stanza a Tolone
Secondo le osservazioni dello Chabrol l’altezza media dei giovanotti del savonese, era compresa tra i 1,49 e 1,58
Numericamente nel 1805 il Cantone di Varazze aveva 195 iscritti alle liste di leva, ma ne furono arruolati solo 5, dal 1806 a 1811 mediamente furono sulla ventina le persone che vestirono lla divisa dei francesi.
Raggiungendo il massimo con 49 arruolati nel 1813.
L’incidenza della coscrizione obbligatoria fu modesta anche per altri motivi.
Ci fu una sorda protesta molti si procurarono delle amputazioni, altri fuggirono durante il viaggio verso le caserme.
Aumentò il numero di disertori e di renitenti di leva che trovavano facile rifugio nelle zone boschive.
Molti si rifugiarono sul Beigua e si raggrupparono in bande che aggredivano i viandanti e le carovane dei muli
Nel 1811 al prefetto Chabrol sono segnalati ripetute rapine a mano armata e violenze lungo le strade verso Sassello.
Nel 1813 fu organizzato un grande rastrellamento.
La compagnia del Cantone di Varazze era organizzata come l’armata della Guardia Nazionale, una riserva di truppe dislocate sul territorio e contava 66 componenti.
Ma nel 1809 questa organizzazione militare fu sospesa in tutto il dipartimento di Montenotte, il motivo fu la scarsa fiducia nei confronti dei componenti la Guardia Nazionale, che essendo del posto erano costretti a dare la caccia ai loro amici, parenti e conoscenti che erano disertori o renitenti di leva.
Per reprimere il fenomeno del banditismo l’Imperatore decise di ricorrere alle cosiddette Colonne Mobili.
Una di queste fu istituita nel Dipartimento di Montenotte il 15 maggio del 1811 erano composte da soldati francesi e Guardia Nazionale.
Iniziò ad operare battendo tutto i territori proprio nel Cantone di Varazze.
In pochi mesi furono arrestati 112 disertori e 52 si presentarono spontaneamente.
Nello stesso tempo nelle case di quelli che non furono catturati vennero posti dei garnisaires soldati che si installavano a spese dei proprietari o del comune fino a che il renitente o il disertore non si fosse presentato.
Sempre nell’ottica di tenere il territorio sotto controllo il 30 maggio il prefetto Chabrol ordinò la costituzione in tutti i comuni di pattuglie di cinque uomini e un caporale che armati a spese delle municipalità, dovevano percorrere dall’alba al tramonto le strade, per dare la caccia ai disertori sfuggiti dal rastrellamenti.
Ma il successo di questa prima e grande battuta effettuata con le Colonne Mobili fu solo iniziale i fuggiaschi si spostavano di continuo da un Cantone all’altro e avevano l’appoggio delle popolazioni locali.
Fu effettuato un altro rastrellamento nel 1813 organizzato dal principe Borghese ma con scarsi risultati.
I boschi continuavano a ricevere renitenti di leva e nel 1814 alla notizia della fuga dei francesi da Savona furono i primi a scendere dai monti e saccheggiare botteghe uffici e malmenando quelli che erano stati collaboratori dei francesi.
La guardia Nazionale continuò comunque ad esistere e in tutto l’Impero ne furono costituite 100, di cui facevano parte tutti gli uomini validi dai venti ai ventisei anni.
La nostra grande montagna nascose e salvò la maggior parte di quei giovani sudditi del Bonaparte.
Oggi nelle foreste del Beigua fagocitate dalla vegetazione nascoste alla vista si celano molti di quei rifugi dove passavano la notte o si riparavano dalle intemperie i giovani coscritti del Cantone di Varazze.
Muggi de prie nelle zone prative, le trunee e cabanin ripari da temporali e dormitori durante la fienagione.
Ripari sottoroccia nelle zone inaccessibili dove le rocce la fanno da padrone qui la presenza di questi manufatti aveva lo scopo di nascondiglio a volte riutilizzi di antichissime dimore del popolo dei boschi.
Ma l’uomo dimentica sempre la sua storia e dopo un secolo ci fu l’inutile guerra.
Con le “Estrazioni a morte”
A questo link “Estraete a sorte e sparate”
Nota dell’autore
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