
Oggi sei viabilità arrivano dalla direttiva est-ovest nella nostra citta’,
Altre due percorribili con mezzi speciali.
Una peculiarità dell’espansione romana, era la costruzione delle strade.
Ma quando i loro ingegneri arrivarono in Liguria, nulla poterono fare, per superare un limite invalicabile.
Lo Scoglio d’Invrea e la sottostante baia, oggi del Portigliolo!
Furono costretti a deviare il percorso, di quella propaggine della via Emilia Scauri.
Abbandonando il litorale

Era impressionante quell’affioramento de Prie Neigre, a picco sul mare.
Realizzarono una strada che da Hasta ( Sciarborasca) arrivava a Ad Navalia.
La viabilità romana sempre con il suo sedime di pietre, superava il torrente Arrestra, la collina di Costata, il torrente Arenon, per arrivare alla Costea, qui finalmente alla vista del mare.
La strada, oggi chiamata Via Gianca, con una vertiginosa discesa arrivava al Castrum del Parasio
Questo percorso è stata ben descritto nel 1870 da Pietro Rocca.
“……il 28 aprile 1870 con eletta compagnia, partimmo per tempo da S.Martino per Varazze indi per ferrovia fummo in poco d’ora a Cogoleto.”
“Esordisce così, in uno di questi passi Pietro Rocca recandosi a perlustrare uno dei tratti ove egli presumeva transitasse l’Emilia Scauri.”
L’ itinerario seguito dal Rocca è quello che transita presso la bella Fornace di Calce di Costata di cui allego il link.
In calce a questo mio articolo, evidenziavo la presenza, a seguito di sopralluoghi da me effettuati, alle propaggini del Bric Arenon, di un’altra strada, che poteva congiungersi con la Via Bianca.

A questo link, la descrizione della strada presente alle pendici del Bric Arenon.
Nell’articolo, arrivati nel greto del Rio Arenon, restava il dubbio del proseguo di questa viabilità.
In questo punto, si perdono le tracce della strada, in corrispondenza del guado c’era forse una stazione di riposo o un cambio di animali da trasporto.
Quella che poteva essere una cava di pietre è occultata da alberi e rovi.
Febbraio 2023
Ritorno a percorrere questa strada, con Francesco Canepa fino ad arrivare nel greto dell’Arenon.
Arrivati davanti alla selva di rovi che nasconde quelle pietre spaccate, decidiamo di cercare il proseguo della viabilità, non a lato del corso d’acqua ma risalendo il pendio del bric Gambin.

Francesco ritrova labili tracce di strada, che diventano sempre più marcate con l’affioramento di alcuni Ciappin de Pria.

La strada dopo il guado dell’Arenon ha un breve tratto in salita.

Poi prosegue con alcuni saliscendi.

Quasi interamente pianeggiante, dove a tratti compare un Ciappin de Pria
In direzione da Cruscea de Vie da Custo’
Qui si incontrano cinque viabilità
1) La strada in salita proveniente da Isola del Deserto.
2)Il proseguo in discesa verso l’abitato di Costata,
3)Una antica strada che proviene dalle alture di Bric Berlese
4)La strada da noi percorsa che arriva dall’Arenon
5)Una strada ex carrabile, che sale alla Ramognina.
In questo punto il Rocca nel 1870, preferì scendere verso l’abitato della Costata.

Dove con un paio di tornanti la strada arriva alla Fornace di calce

Per poi attraversare l’Arenon e risalire il ripido pendio du Briccu di Gruppi e arrivare in ta Custea
Probabilmente, l’antica strada da noi percorsa che scendeva dall’Arenon, non era più visibile, già abbandonata e occultata dalla vegetazione.
Oggi grazie a chi la percorre in bici per diletto, questa viabilità è nuovamente percorribile.

Il ritorno all’auto parcheggiata in Leicanà lo effettuiamo, imboccando la strada che sale alla Ramognina.

Gli incomparabili panorami a 360° che si possono osservare, percorrendo questa strada ripagano dalla fatica e dal disastrato sedime stradale.

Un percorso degno per il campionato WTI, il fuoristrada estremo!

Il sole al tramonto non facilita la risalita.

Ma resta ancora un po’ di tempo per arrivare a Ca da Ramugnin-a

Destinata a sicura rovina.
Arriviamo alle auto alle prime ombre della sera.
Ringrazio Francesco Canepa, per questo bel percorso, alla ricerca di testimonianze del passato.

Nella Cartina sono evidenziati i due percorsi, in rosso la viabilità che saliva lungo le pendici del Bric Arenon, meno impegnativa di quella in blu, il percorso individuato dal Rocca che saliva lungo u Briccu di Gruppi.
Nota dell’autore
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