La tragedia della Moby Prince
10 aprile 1991
Una delle Vergogne d’Italia!
32 anni di indagini, processi, due commissioni parlamentari.
Fiumi di inchiostro e di parole
Una strage di cittadini inermi, lasciati senza giustizia fino ad oggi.
Un intrigo tipico di tutte le Vergogne d’Italia.
In questa tragedia ci sono tutti gli ingredienti presenti in tutti gli altri Misteri d’Italia.
Depistaggi, distruzioni di prove, connivenze politico- malavitose, furti di carburante, intrighi internazionali, traffici di armi e di rifiuti.
Subalternità all’alleato oltreoceano
Non manca la tipica distrazione italiota, per una partita di calcio!
Anche una negazione metereologica !
E quella domanda inquietante perché non sono stati salvati?
Li hanno trovati carbonizzati con i giubbotti di salvataggio indossati.
Erano pronti per essere evacuati.
Una fine orribile!
Le vittime senza giustizia.
Oggi sappiamo che erano testimoni scomodi da eliminare.
Chi di questi signori era o è a conoscenza della verità?
Francesco Cossiga presidente della Repubblica?
Giulio Andreotti presidente del consiglio?
I ministri Martelli, Scotti, De Michelis, Cirino Pomicino, Russo Jervolino?
Rognoni, Bianco, Prandini, Maccanico, Guido Carli?
Carlo Azeglio Ciampi presidente della Banca d’Italia?
Mercoledì 10 aprile 1991. Ore 22:25
Tutti stiamo guardando la partita Juventus Barcellona al Campo Nou.
Semifinale di andata della Coppa delle Coppe.
Il gol di Casiraghi è stato cancellato da una doppietta di Stoichkov.
Si mette male per le zebre
Goicoechea segna la terza rete per il Barcellona
Alle 22 era pronto alla partenza il traghetto Moby Prince della NavArMa.
Linea fra Livorno e Olbia 65 membri dell’equipaggio 76 passeggeri, 31 auto e camion.
Molla gli ormeggi.
Destinazione Olbia.
Non vi arriverà mai.
Due Commissioni Parlamentari 2017-2022 stabilirono che la Moby Prince appena partita, dovette effettuare un brusca deviazione di rotta.
Per evitare una terza nave che era in rotta di collisione con il traghetto.
Questa terza nave si stava allontanando velocemente dalla Agip Abruzzo.
Furto di carburante, traffico d’armi o di rifiuti pericolosi?
La petroliera Agip Abruzzo era in rada a luci spente in zona proibita per l’ancoraggio.
Perché l’Eni dichiarò che l’Agip Abruzzo salpò da Sidi Kerir in Egitto, mentre invece fu appurato che parti’ da Genova?
Forse per non essere accumunata al disastro dell’Haven che avvenne il giorno dopo?
Perché?
Sembra appurato che la terza nave fosse la 21 Oktobar II un peschereccio di altura nave ammiraglia della Shifco.
La flotta italo-somala al centro delle indagini di Ilaria Alpi e Milan Rovatin sui traffici di armi e di rifiuti.
Testimoni scomodi da eliminare.
La caduta del governo Draghi ha fatto decadere la seconda Commissione Parlamentare sulla tragedia della Moby Prince.
Probabilmente verrà istituita una terza Commissione.
Ma bastava leggere un libro
Era già tutto scritto da Enrico Fedrighini “Moby Prince un caso ancora aperto” del 2005
Non sapremo mai la verità
