U Nicciu de Bellainin

Lungo la direttrice verso l’Alpicella, oltrepassato u giu de Bregugnun, ( mirtillo) svoltando a destra inizia via Giovanni Ciarlo.

Una strada interpoderale che dopo alcuni tornanti, con un discreto dislivello, raggiunge la località Bin, passando accanto alla chiesa della Madonna degli Angeli.

A questo luogo di culto, arrivò una delle Madonne Pellegrine, che nel biennio 1948/49 attraversarono la nostra penisola.

Questo evento dà il nome al nicciu edificato all’inizio della parte in salita di via Ciarli.

A perenne testimonianza è la targa in marmo scolpito, affissa sul frontale di questo imponente edicola votiva, nei pressi di un altrettanto imponente ponte ad arco sul Rian du Mu.

La targa recita “ O viandante stanco e affaticato per il lungo tuo cammino sosta un istante e invoca la Madonna a ricordo del passaggio della Madonna Pellegrina il 16 agosto del 1949” O.R.P. ( opera romana pellegrinaggi)

Ma i viandanti che percorrevano questa carrareccia erano perlopiù Purtuei de Belainin-e, chiamate anche Lensò da Fen, che nel periodo della fienagione transitavano, con il loro andirivieni dalle zone prative ai fienili, su questo ponte al cospetto del Nicciu della Madonna Pellegrina.

Nella parte retro dell’edicola, la copertura in piano della nicchia votiva, era probabilmente utilizzata per deporre il carico, na Posa, per qualche minuto di riposo, magari facendosi il segno della croce, davanti all’effige della Madonna, prima di riprendere il fardello a Belainin-a o u Lensò e ognuno verso la propria destinazione.

Questa zona ha assunto il nome da Bellainin in virtù del sopracitato sistema di trasporto del fieno.

La prima parte della strada in questo periodo dell’anno è ombreggiata da un’incredibile varietà di piante.

E’ utile citare ancora, una caratteristica poco nota e per nulla valorizzata né tutelata e altrettanto poco pubblicizzata, che è la biodiversità riconosciuta a livello botanico, come una caratteristica stupefacente e peculiare del nostro entroterra e dei suoi boschi.

In poche centinaia di metri fino ad arrivare al Ponte sul Rio del Mu si trovano: Gasie, Castagni, Ersci e Rue, Erbi de Fighe de Nespue de Busci e Nisoe, quarche Pin nu ho vistu de Frasci ma ghe saian anche quelli.

Alcune case coloniche sovrastano i terrazzamenti i campi coltivati e la sottostante zona du Runcu.

Poco prima dell’imbocco di via Ciarli, al bivio, chiedo informazioni del Nicciu a Lorenzo Vallerga e Graziano Caviglia, che ringrazio per la loro disponibilità e per le delucidazioni che mi hanno fornito.

Inevitabile, nel cortile della bella casa in tu giu de Bregugnun, non ammirare un pregevole antico manufatto dei Piccaprie de l’Arpiscella, che proprio qui nella località Bellainin avevano la cava, du Romano, dove è stata sezionata e lavorata questa enorme Ciappa, per farci un gigantesco tavolo con due grandi panche e tre piedistalli che sorreggono l’imponente Ciappa .

Giovanni Ciarli 1896-1917

Medaglia d’argento al valore militare caduto in Serbia.

Si sostitu’ agli ufficiali perché tutti morti, e alla testa dei suoi compagni d’arme li condusse in una importante azione di guerra

+2

Lascia un commento