A Notte di Foghi

Per chi l’han truvou sutta un cou in te un paise de ma (Per chi è nato in un paese di mare)

La notte di Ferragosto era una notte speciale.

Era il boom dell’estate con i botti dei fuochi d’artificio, con una marea di persone, i bagnanti tanto noiosi, ma tanto preziosi.

E i nostri soldi quelli che servivano per ripar una strada e o rifare un muro?….spariti nei fumi pirotecnici!

Chi è nato in un paese di mare, piu’ di una notte come questa, l’ha trascorsa a contare le stelle in cielo, sdraiato sulla sabbia fredda, di una battigia.

Poi un tuffo nell’acqua nera come la notte con altra gente intorno, voci, volti, risate.

Ad aspettare i fuochi riflessi sopra un mare calmo

Alla fine, i tre botti finali con l’applauso di tante persone arrivate da chissadove.

E pe quelli che ean ne’ carne ne’ pesciu, ma nati in te un paise de ma, a l’ea na seianna da ricurda’ ( Per chi era adolescente e nato in un paese di mare era una serata da ricordare)

Poi la vita va, un’assenza di qualche anno e ritornare a Notte di Foghi con i bambini.

Passa il tempo, va veloce, ci si ritrova un giorno, a chiedere come erano i fuochi, che non ho visto perché non avevo voglia di bolgia e del dove parcheggio.

I nostri soldi sono stati spesi bene?

E gli ospiti hanno applaudito?

Poi la compagnia di un cane terrorizzato dagli scoppi, anche se in lontanza

Oramai niente più bagni, nell’acqua scura e neanche quelli sotto al sole.

Anche quest’anno non vedrò i fuochi.

Tante cose sono cambiate e oggi, nel 2023, che senso ha fare ancora uno spettacolo pirotecnico?

Bunn Ferragustu Vasin!

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