Il Fauniera

Serve una moto per salire al passo Fauniera, ma con un po di perizia, nella guida, va bene anche un’auto, di piccole dimensioni pero’!

Indispensabili sono degli amici o persone a noi care, per poter condividere una vera e propria bellezza del creato!

Ho fatto un centinaio di foto nel saliscendi in moto dal Fauniera.

Ogni metro percorso in salita o in discesa è uno scorcio e uno spettacolo della natura diverso!

L’arrivo in vetta a 2481 m regala uno spettacolo ” servegu” di una bellezza mozzafiato.

Nel versante verso Demonte e verso la Val Maira

Qui con strada sterrata carrabile si raggiungeva la Gardetta per poi scendere in Val Maira oggi percorribile solo a piedi in bicicletta

È chiamato il Vallone dei Morti qui nel 1744 ci fu una battaglia tra Austriaci e i Franco Spagnoli.

Picchi di pietra e profonde gole prati immensi con l’erba arsa dal sole, dove pascolano mandrie di bovini, poi ancora morene di antichi ghiacciai, doline, qui ogni grande roccia erosa da venti e dall’acqua ha formato enormi pietraie alla sua base.

L’ex strada militare che sale da Demonte ha un’incredibile serie di curve per portarsi in quota.

Quella che si percorre oggi arrivando è meno tortuosa.

Da vedere scendendo il grande Santuario di San Magno del 1500 dove dietro all’altare maggiore c’è la primordiale cappella Botonieri con gli incredibili affreschi.

Qui sulle pareti e sulla volta la gente poteva vedere visivamente quello che era narrato nei Vangeli.

Decidiamo la visita di Colletto, una borgata di case edificate sopra un vertiginoso picco roccioso, come a voler cercare un pò di sole in questa stretta valle.

Bel paesello molto caratteristico, con il suo ricco museo interno d’arte contadina ed esterno, dove sono in mostra gli attrezzi.

Viaggio in moto in perfetto stile Slow Go.

Alcune tappe per caffè, pisciare e gelato, pranzo nel rifugio Fauniera, immancabili gli gnocchi al Castelmagno.

Ho condiviso una bellissima giornata e degli incredibili paesaggi, con i miei compagni di viaggio, Ettore e Giorgio, che ringrazio di essere stati insieme a me, in questo stupendo angolo di mondo.

Sempre, quando due chiaccheroni e benelliani, come Giorgio e Ettore si incontratano, c’è solo una cosa da fare, le tirate di belino e altre scemenze, sparate dal sottoscritto, nell’arco della giornata per sopravvivere!

Nota di biasimo, sempre uguale ogni volta e quella dello stato delle strade, a parte alcuni tratti asfaltati di recente, come quello del Cadibona.

Partenza ore 7 arrivo 20.30 da Varazze sono 314 km.

Partito con giacca da moto tolta all’arrivo in Val Stura e rimasto per la rimanente parte del giro con la sola maglietta….che pru’!

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