
Oggi quando il sole si è abbassato sui monti e le ombre si sono allungate sull’asfalto, di una di quelle strade, che sfidano la forza di gravità per portarci sui nostri monti, anche oggi è arrivata quella cosa che mi fa star bene, una sensazione difficile da descrivere.
Anche se ho nelle braccia le almeno mille curve, fatte nei saliscendi tra le vallate di questa parte di Liguria, sto bene e penso a questa bella giornata, cercata e trovata in questo angolo di mondo.
Chi devo ringraziare?
Questa stupenda natura, la nostra Liguria, con i suoi boschi a perdita d’occhio, da cui emergono montagne verdi, con le rocce nere d’ardesia, questo cielo blu intenso, gli odori i profumi di fine estate, che entrano nel casco e lì restano per un pò.
Dovremmo dir grazie anche a quelle persone, che con la sola forza delle loro braccia, hanno costruito nei secoli, questo reticolo di strade, che ci portano a veder e scoprire cose belle e interessanti della nostra terra.
Siamo sulla via del ritorno,
Il mio compagno di viaggio Francesco Canepa mi precede in questa strada, che scende da Giacopiane.
Il grazie più grande lo devo a questo mio amico, compagno di tante cose fatte e condivise insieme, un viaggio in moto, un giro nei boschi, quattro risate al tavolo di un bar.
Quante strade abbiamo percorso anche oggi!
Larghe ben asfaltate quelle che corrono nel fondovalle, strette tortuose le altre che risalgono ripidi pendii attraversano boschi e improvvise radure con struggenti panorami e vertiginosi strapiombi, paesini sperduti dove non c’è anima viva, campanili lontani, tante chiese e un incredibile Abbazia, testimonianze di fede perduta
Cose dimenticate, come
le tante targhe, nelle piazze in ogni paese che attraversiamo, con i nomi di giovani mandati al macello per la patria.
Ma anche tanti altri nomi, lungo le strade e su un monumento alla Resistenza di chi in queste montagne ha combattuto e perso la vita, perché noi oggi potessimo avere la libertà.
Ma tutto abbiamo dimenticato, la storia non ci ha insegnato nulla.
Deve aver soffiato forte il vento, nei giorni passati, molti ricci ancora verdi strappati dai castagni, sono in mezzo alla strada insieme a quelle foglie che si alzano al passaggio delle moto.
Da tempo si voleva andare a vedere il lago e la grande diga di Giacopiane, con gli abeti che si specchiano nell’acqua.
Ma la signora dove abbiamo comprato i biglietti di permesso per la strada delle dighe, ce lo dice un po brutalmente che la diga è stata vuotata per lavori!
Belin che sfiga!
Pranziamo in un ristorante a Borzonasca un primo (abbondante ) secondo dolce caffè 16€
Il titolare è una gentile signora che ride sonoramente quando le leggo l’esilarante elenco dei manifesti da sacrestia trovati sul web
Prima di salire alle dighe andiamo a Borzone dove si può visitare la bella e incredibile abbazia di S.Andrea in stile romanico
Si continua lungo una strada a cavatappi fino ad una panchina e tavolino a bordo strada è il belvedere della scultura del volto di Gesù, peccato per le foto impossibile farle in controluce!
Si ritorna a Borzonasca per poi prendere la strada delle dighe arrivati a Giacopiane è impressionante vedere questo enorme bacino, con i grandi accumuli di terra al suo interno.
Arriva un vigilante a chiederci i permessi.
Sullo sbarramento c’è il guardiadighe, si parla con lui di ex colleghi, dei lavori dei danni del maltempo della scorsa settimana.
Siamo partiti alle 8 come al solito dal ristorante El.Mi.Di nel Parasio
Trasferimento via autostrada con uscita a GE Est, in mezzo al traffico pesante di autotreni.
È una bella giornata soleggiata ma il sole come un flash appare e scompare dalle barriere antirumore lasciate li a bordo autostrada incompiute, un pericolo reale per chi ha un casco in testa, la luce rimbalza sulla visiera e in pratica si perde la visibilità della strada.
Solito traffico caotico nel Lungobisagno e il miracolo dell’ultimo semaforo dove tutte le auto d’incanto spariscono.
Un po di freddo nella galleria della Scoffera.
Dal Passo si scende a Gattorna, Cicagna per poi risalire a Lorsica, Favale di Malvaro, Passo della Scoglina, Borzonasca, Carasco, Chiavari, A10.
260 km a.r.
Percepiti 1000!





