
Il 31 luglio 1902, avvenne un triste fatto di cronaca, sulla sponda di sinistra dell’Arzocco, verso la parte sommitale del fiume.
L’ex senatore Gaetano Negri in villeggiatura nella nostra città, perdeva la vita durante un’escursione, precipitando in un dirupo.
Mentre percorreva il sentiero che dal Cavetto sale in direzione da Cruscea de Vie.
In sua memoria, la famiglia pose una lapide, in prossimità dell’accaduto, dove scorre un ruscello, che scende dal bricco Dui Munti.
Questo luogo è chiamato la Lapide o impropriamente la sorgente di Negri.
Dell’antico sentiero da me percorso nel 2020, ben tracciato e a tratti sostenuto da poderosi muri, non rimaneva che un abbozzo, in mezzo alle crescite spontanee della vegetazione mediterranea, presente in questa zona con molteplici biodiversità.
Sono diverse le frane in movimento e alcune già colonizzate dalla vegetazione.
E’ un bel percorso praticamente sempre pianeggiante, eccettuato l’imboccatura, da me effettuata a “sensazione” 50 metri a destra della villa Turone.
Purtroppo non esistono indicazioni e/o segnavia, si sale e si costeggia la panoramicissima, ma cadente Ca de Toe poi il percorso prosegue, sempre facendosi largo in mezzo agli arbusti.
E’ un vero e proprio percorso botanico, dove la fa da padrone il mirto, i cui frutti, proprio in questo periodo raggiungono la maturità, richiamando lungo questo sentiero, alcuni raccoglitori di queste bacche.
Ad un bivio, bisogna scegliere il sentiero di sinistra, quello pianeggiante, l’altro percorso in salita è quello che arriva ai Brasci denominato a Munto’ de Crave.
Si prosegue sempre, fra arbusti e piante, ho censito, in base alle mie limitate conoscenze botaniche, almeno una decina di piante diverse, ginepro, mimosa, tasso, corbezzolo, carrubi, lentisco, erica, gli onnipresenti rovi e naturalmente lecci e pini presenti in verde o con i loro “totem” retaggi degli incendi degli anni 90.
A chi piace la natura “servega” qui è appagato!
Siamo al cospetto delle gole dell’Arzocco, in alto dalla parte opposta, la Costa di Casanova, dove si intravvedono i muri della via Bianca.
Ci vuole circa 20 minuti qualcosina di più, dalla Ca’ de Toe alla lapide di Negri, prestando sempre attenzione a dove si mettono i pedi!
Si arriva dopo una curva, al monumento, completamente occluso, alla vista, da un corbezzolo, che ha deciso di radicarsi proprio alla base della lapide.
Questo è il tassello finale, che sancisce, lo stato di totale abbandono, di questo antico percorso.
Un sentiero reso tristemente celebre da un fatto di cronaca e dalla famiglia di Negri, che ha voluto posare, in ricordo del famigliare, una lapide, oggi illeggibile a causa dalle muffe, forse nella speranza, non corrisposta, di una futura memoria.
Facile e inevitabile pensare a questo punto allo stato di abbandono del nostro entroterra e in particolare di strade e sentieri, bisognosi di continue manutenzioni.
Chi leggerà questo mio post magari conosce questa località, sarebbe necessario intervenire con sollecitudine, per il ripristino del percorso, cosa ancora fattibile, prima che scivoli completamente a valle.
Ma a chi può interessare, questo sconosciuto simbolo di storia locale?
Il sole sta tramontando e mi conviene ritornare prima che venga buio, anche i raccoglitori di mirto sono andati via.
Le ultime foto, sono per il canale scavato e murato a lato monte del sentiero che prelevava l’acqua da na Ciusa dell’Arzocco tramite un canale e la convogliava per irrigare I terrazzamenti da Ca de Toe.
Il Beo poi si diramava per arrivare con un canale nella Peschea dell’acqua Ferruginosa e con un’altro canale poi sostituito da un tubo che sovrapassava l’autostrada in te Peschee du Turiggia.
Un’altra testimonianza del lavoro e dell’ingegno delle passate generazioni, che sarebbe bello da conservare, valorizzare, prima che tutto venga inglobato dalla vegetazione o frani a valle.
Non manca un pò di rumenta ma roba vecchia, rottami di ferro, comunque meglio della plastica una presenza costante, nei nostri boschi e nei nostri fiumi.
Sconsiglio la percorrenza di questo sentiero!
Adatto solo ad escursionisti esperti, visto la presenza di alcuni passaggi impegnativi e comunque sempre con un buon paio di scarpe e mai da soli.
Gaetano Negri (Milano, 11 luglio 1838 – Varazze, 31 luglio 1902) è stato un militare, storico, critico letterario, geologo, politico e scrittore italiano. In precedenza al proprio impegno politico, Gaetano Negri si era distinto come ufficiale dell’esercito italiano nell’Italia meridionale, in particolare contro due bande di briganti nei territori di Montesarchio e Calitri, ricevendone due medaglie al valor militare. Quando intraprese l’avventura politica, entrò nelle schiere della Destra torica Fu deputato e senatore del Regno d’Italia, rispettivamente nella XIV e dalla XVII legislatura, nonché sindaco di Milano
