
Per la Giornata della Memoria non servono grandi cerimonie.
Basterebbe ricordare i nomi di quei nostri concittadini, che anche nella nostra città sono stati traditi imprigionati, deportati.
Caricati a forza sopra un carro bestiame, in quella stazioncina delle Colonie Bergamasche.
Che almeno per un giorno doveva essere il nostro luogo della memoria!
Non esiste altro posto nella nostra città, dove poter celebrare compiutamente la Giornata della Memoria!
Sarebbe stato un bel gesto per la nostra comunità.
Peccato non averlo mai fatto.
Ma chi erano i deportati di Varazze nei campi di lavoro/sterminio in Germania?
Grazie alla lodevole ricerca di Piera Bernardis è stato possibile, per alcuni dei nostri concittadini, mai più ritornati ai loro cari, dai campi di lavoro/sterminio in Germania, ricostruire le date e la destinazione della loro prigionia, negli ultimi giorni delle loro giovani vite.
Furono 53 quelli che dalla nostra città, furono inviati nei campi di lavoro/sterminio in Germania.
Tutti prelevati a forza interrogati e torturati, denunciati alle autorità nazifasciste da altri nostri concittadini, spregevoli delatori, molto attivi nella nostra città
L’ elenco dei deportati trucidati nei campi di lavoro, presente in questo articolo è in continua modifica, anche grazie al gradito e indispensabile apporto di altre notizie che possono arrivare da parenti e conoscenti di queste vittime.
Piera Bernardis.
In questa Giornata della Memoria, voglio pubblicare alcuni dati delle mie ricerche, iniziate per una promessa fatta da bambina a mia nonna materna Maria, che non mi sarei mai dimenticata del suo figliolo primogenito, all’epoca dei fatti19enne, mio zio Agostino che non ho conosciuto ma di cui lei mi parlò sempre tanto con il dolore e la speranza di vederlo ritornare…
E da lì mi sono imbattuta e ho raccolto dati e date da libri e siti ufficiali e istituzionali, oltre a stralci di racconti tramandati dagli anziani a miei conoscenti, che ringrazio perché hanno voluto aiutarmi nel portare un contributo di verità e memoria anche per alcuni degli altri che compaiono nella lapide dei Caduti nel Cimitero di Varazze
Con grande rispetto e riconoscenza mi accingo a presentarvi cosa so di loro, sperando che da qui altre persone vogliano aggiungere qualche notizia, dato in più su questa mia incompleta ricerca
BERNARDIS AGOSTINO di Pietro, nato il 12 dicembre 1925 a Varazze, ferroviere.
Arrestato il 4 luglio 1944 a Varazze e trasportato nelle carceri giudiziarie di Savona fino al 24 luglio1944, data in cui fu trasferito a Genova a disposizione del comando tedesco S.S.
Internato nel Campo di concentramento e smistamento di Bolzano Gries. Deportato da Bolzano con destinazione Flossenbürg il 5 settembre 1944. Arrivato il 7 settembre 1944. Trasferito a Hersbruck (sottocampo di Flossenbürg) il 30 settembre 1944. Morto a HERSBRUCK il 2 dicembre 1944
CALEFFI DARIO di Umberto, nato il 9 marzo 1915 a Luzzara (Reggio Emilia). Caporal Maggiore Del 90° Reggimento di Fanteria. Deceduto il 24 dicembre 1944. Inumato in prima sepoltura nel Cimitero comunale di Namborn (Saarland). Esumato e traslato a Francoforte sul Meno / Friedhof Westhausen / Cimitero militare italiano d’onore (Germania).
CANALE LIVIO di Stefano, nato a Pogli d’Ortovero (SV) il 20 Febbraio1893. Deportato da Bolzano il 5/9/1944 a Flossenbürg. Deceduto a Gusen (lager composto da tre dei sottocampi di Mauthausen) il 25/1/1945. Si tramanda il racconto della sua cattura, effettuata dai nazifascisti, avvenuta nei pressi della cava di Puntabella, perché visto strappare manifesti di propaganda del Regime.
CERRUTI ARMANDO nato a Varazze il 19 luglio 1925. Deportato da Bolzano il 5/9/1944 a Flossenbürg. Deceduto a Hersbruck l’8/3/1945.
CRAVIOTTO GIROLAMO, nato il 9 agosto 1912 a Varazze. Deceduto presso l’ospedale di Peine (Bassa Sassonia) il 24 gennaio 1944. Causa della morte: Polmonite. Inumato in prima sepoltura nel cimitero di Bülten (Bassa Sassonia). Esumato e traslato ad Amburgo / Hauptfriedhof Öjendorf / Cimitero militare italiano d’onore (Germania).
ISETTA GIOVANNI, nato il 28 agosto 1918 a Varazze. Deceduto il 20 giugno 1944. Sepolto a Francoforte sul Meno / Friedhof Westhausen / Cimitero militare italiano d’onore (Germania).
ISETTA MICHELE, nato il 6 giugno 1913 a Varazze. Deceduto a Ingolsheim (Alsazia) il 4 dicembre 1944. Sepolto a Francoforte sul Meno / Friedhof Westhausen / Cimitero militare italiano d’onore (Germania).
KOFFLER LODOVICO, nato il 26 gennaio 1891 a Torino, deportato nel Lager di Bolzano e morto in Germania il 28 novembre 1944, risulta essere sepolto nel Cimitero comunale di Brescia, presumibilmente rimpatriato
PIGOZZI LUIGI di Giovan Battista, nato il 4 agosto 1921 a Varazze. Marinaio (Marina Militare – Reparto Lero). Fronte russo. Fatto prigioniero dai russi. Deceduto il 31 gennaio 1945 presso il Campo di prigionia 38 di Reni (Ucraina, confine con Romania) Sepolto a Reni (fossa comune)
LEGHISSA LUCIO, nato a Varazze il 31 marzo1922, figlio unico di famiglia ebrea diventata cristiana, frequentava l’Istituto San Giorgio di Sestri Ponente e lì partecipava agli scioperi della primavera del ’44 invisi dal Regime nazifascista che il 16 giugno 1944 organizzó una grande retata dove, per una casualità, cadde anche Lucio che insieme ad altri, fu caricato sulle famigerate tradotte che deportavano in Germania dove nel 1945 morì a Mülheim, sottocampo di Dachau. Le sue spoglie, tumulate alla base del Monumento ai Caduti nel Cimitero di Varazze, sono le uniche, fra quelle dei nostri concittadini deportati, ritornate al paese natìo.
SALVIATI G.B nato nel 1912- deceduto il 21.12.1943 nel ReserveLazarett Zeithain (campo distaccato dello Stalag IV di Mühlberg) sepolto nel Cimitero di NEUBURXDORF (e nn Nueburscoorf come scritto nella lapide )
CERRUTI PIETRO G.B.
(che compare nelle pietre d’inciampo ma non nella lapide al Cimitero) nato nel 1921- deceduto il 2.04.1945 nel Distretto di Altenburg dove, durante la seconda guerra mondiale, si trovavano 139 sottocampi di BUCHENWALD e sepolto nel Cimitero Comunale di Daasdorf am Berg/Thür
DELFINO ANTONIO 1908 1944 OBERSUE
ISETTA GIOVANNI 1918 1944 DORTMUND
ACCINELLI ANTONIO nato il 24 marzo 1923 arrestato con il fratello Bartolomeo e i fratelli Piombo in località Costa di Casanova il 22 luglio del 1944 detenuto a Savona dal 25 luglio al 5 agosto poi deportato dal campo di concentramento di Bolzano in Germania a DACHAU muore il 29 gennaio del 1944 a DACHAU
ACCINELLI BARTOLOMEO nato il 14 dicembre 1924 arrestato e deportato nelle stesse date del fratello Antonio e i fratelli Piombo muore qualche mese dopo, il 14 marzo 1945 a DACHAU
PIOMBO ANGELO nato nel1924 arrestato con il fratello Mario insieme ai fratelli Accinelli, in località Costa di Casanova il 22 luglio del 1944 morto il 17 marzo 1945 a DACHAU
PIOMBO MARIO nato nel1920 arrestato e deportato nelle stesse date del fratello Angelo insieme ai fratelli Accinelli, muore il 17 gennaio 1945 a DACHAU
Una targa in marmo posta sulla facciata della chiesa di S.Caterina della Ruota ricorda i fratelli Accinelli e Piombo nel link la loro storia.
https://quellisciudateiru.com/…/i-fratelli-accinelli-e…/
La targa in marmo dei fratelli Accinelli e Piombo è l’unica vera Pietra di Inciampo presente nella nostra città.
Chi arriva al cospetto di quei quattro nomi si ferma ad ascoltare la loro storia.
Le Targhe in Piazza Nello Bovani, non sono Pietre di Inciampo.
Le “Pietre di Inciampo” in Piazza Bovani è un lavoro mal fatto.
Con la posa di quelle targhe è stato stravolto il criterio delle Pietre d’Inciampo.
Non si doveva mettere tutti questi nostri sfortunati concittadini sopra una unica pietra!
Con i loro nomi la loro memoria calpestata da distratti passanti!
http://www.pietredinciampo.eu/progetto/
Commento di Piera Bernardis
Buona Giornata della Memoria a tutti; anche se penso che un giorno solo per fermarsi a ricordare e riflettere non basti, parlarne, scriverne, tenere vivo il ricordo di chi, sacrificando la propria spesso giovane vita per liberarci dall’oppressore, fa in modo che non cadano nell’oblio, nell’incuranza, nel menefreghismo che ahimè è una delle caratteristiche più deleterie in questa nostra società
Da parte mia, continuo e continuerò le ricerche in modo da portare alla luce più notizie possibili sulle persone i cui nomi compaiono sulla lapide al Cimitero (ma non solo quelli) e le cui foto stanno purtroppo sbiadendo e non c’è più nessuno che le possa sostituire
Rinnovo l’appello a chi ha storie da raccontare, notizie, ricordi, considerazioni, proposte; tutto può essere importante per “Non dimenticare”
Commento di Antonella Ratto
Un doveroso ringraziamento a Piera Bernardis , per la caparbietà con la quale ha portato avanti la sua ricerca e un grazie a Giuan Marti per le sue pubblicazioni.
È fondamentale che i giovani conoscano la tragedia della deportazione. Ma non è possibile solo con le poche parole di un giorno. Bisogna portarli nei luoghi terribili dove tutto è successo . È l’emozione violenta, che ti mette davanti la tragedia che si tocca con mano. È il racconto disperato di chi ne è uscito vivo e gli occhi con il terrore ancora dentro.
Le parole passano. Siamo invasi dalle parole e ne siamo talmente soverchiati che non le ascoltiamo nemmeno. Il turbamento quello resta, fa pensare e ci fa anche guardare dentro di noi. Almeno per un pò.
