Due Amisci e na R4 a Capo Nord (1)

prima parte

Quarant’anni fa nel 1984, due amici partirono con una Renault 4 per arrivare a Capo Nord in Norvegia. Era ancora l’Europa degli Stati e della Cortina di Ferro.

Eravamo quattro amici al bar, canta Gino Paoli

Che volevano cambiare il mondo

Destinati a qualche cosa in più

Che a una donna ed un impiego in banca

Si parlava con profondità

Di anarchia e di libertà

Tra un bicchier di vino e un caffè…

Più o meno in questo periodo ma esattamente 40 anni fa, nel 1984, c’erano quattro amici al bar, quello da Santina, au Briccu de Furche, decisero tra un bicchier di vino e un caffè, di dare il via ad un progetto, dibattuto da tempo fra di loro.

– Allora andiamo a Capo Nord !-

Ci fu una stretta di mano fra quegli amici al bar.

Fu decisa una data e iniziarono i preparativi.

L’auto da adibire per quella spedizione, era un Renault R4.

Un’indistruttibile auto francese a proprio agio in città come nel deserto.

Fu attrezzata con un para bufali o meglio con una griglia para renne.

Sul cofano una seconda ruota di scorta.

Sopra il porta bagagli fu posizionato un apposito contenitore autocostruito in vetroresina dove riporre l’abbigliamento.

L’accesso era possibile tramite un’ardita scaletta, fissata nella parte posteriore dell’auto.

Tolto il divano posteriore, sopra l’ampio pianale ci stavano comode due persone, dentro al sacco a pelo.

Sopra un morbido materasso fatto su misura dalla mamma di Mauro.

L’oscuramento della zona letto dal sole di mezzanotte, era garantito da due tendine come quelle di casa.

Per eventuali guasti erano pronti degli attrezzi, olio motore, cinghie, candele, cavetti di ricambio e qualche lampadina.

Ma la R4 mantenne e confermò la sua fama di auto affidabile.

Per qualche CV in più fu montato un carburatore doppio corpo, al posto del Solex originale.

Sono a casa di Gianni e Fulvia in compagnia di Mauro.

Amici da una vita, abitano a poca distanza l’uno dall’altro a Prato Zanino.

Dopo quarant’anni, come fossero arrivati ieri mi raccontano il loro viaggio.

13.500 km in 17 giorni!

Una media spaventosa!

I primi giorni circa 1200 km al giorno dall’alba al tramonto

Neanche il tempo per pisciare!

Gianni e Mauro si alternavano alla guida.

Molte le strade con fondo sterrato

Il tempo non lo si aveva neppure per mangiare. Le uova si cuocevano sul fornello a gas tenuto in mezzo le gambe mentre l’auto andava.

Il giorno fissato per la partenza era domenica 17 giugno 1984, c’erano le elezioni europee, dopo aver imbucato la scheda nell’urna e salutato amici e parenti, alle ore 8 avviato il quattro cilindri Renault, iniziò quella fantastica impresa.

Su un accurato diario di bordo di Gianni sono annotate tutte le spese.

Alla partenza a bordo c’erano 45.000£ di viveri, in aggiunta, una cassetta di pomodori, tanti pacchi di pasta, un’arrosto e un coniglio cotto a metà, pronto per essere cucinato.

Trenta litri di benzina pari ad altre 45.000£.

Mauro ha portato una vecchia cartina con i confini politici dell’Europa degli anni 80 ed evidenziato a penna il percorso che hanno fatto.

Non c’era la moneta unica e ad ogni passaggio di frontiera si doveva cambiar valuta

Dalle diapositive digitalizzate viste nel salotto, al caldo di un camino, ecco le immagini della penisola scandinava, traghetti isole, fiordi, strade diritte in mezzo a infiniti boschi le renne e il sole di mezzanotte.

Capo Nord fu raggiunto alle 24.15 del 23 giugno 1984.

Obbiettivo raggiunto!

La felicità dei due amici traspare dalle foto di rito.

Decisero di fermarsi e li passare la notte al circolo polare artico.

Furono svegliati al mattino, da una bufera di vento e da un vistoso calo di temperatura.

Mauro ricorda l’aria gelida che entrava dalle portiere si insinuava nel suo sacco a pelo passando dalla cerniera.

continua

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