Due Amisci na R4 a Capo Nord (2)

ultima parte

Quarant’anni fa nel 1984, due amici partirono con una Renault 4 per arrivare a Capo Nord in Norvegia. Era ancora l’Europa degli Stati e della Cortina di Ferro.

Erano previste alcune tappe in Finlandia per vedere il Museo Lappone di Inari e il Museo dell’Oro di Tankavaara.

Ma nella pianificazione del viaggio non fu contemplata la schiusa delle uova di zanzara….

Mamma natura sa che pur essendo inutili quelle sue creature devono anche loro procreare e farlo in quei tre mesi lontani dell’inverno artico.

La R4 fendeva sciami con miliardi di zanzare.

Con un pettine da zuenotto si cercava ogni tanto di “pettinare” il radiatore per togliere gli insetti che li si erano spiaccicati!

Impossibile cucinare all’esterno centinaia di zanzare precipitavano

nella pentola o nella padella.

E allora era giocoforza cucinare all’interno dell’auto

Prima di andare a dormire bisognava eliminare con l’insetticida le zanzare che erano nell’auto.

Da dietro i finestrini si vedevano nuvole verticali nere di insetti che inesorabilmente aspettavano il risveglio dei due amici per ghermirli

Gianni ricorda i ponfi delle punture che aveva in testa

I Lapponi erano insensibili o meglio le zanzare non riuscivano a pungere la loro spessa pelle.

Dai distributori di carburante i ragazzini pulivano in cambio di una mancia, i fanali delle auto togliendo quegli insetti appiccicati

Erano e lo saranno ancora, i paesi scandinavi, più evoluti, già con le rotonde stradali e, con le piazzole di sosta, dove c’erano i servizi igienici, con riscaldamento e musica.

Lo spostarsi per le isole era garantito da un efficace servizio di traghetti, con i meravigliosi scenari delle isole Lofoten e Vesteralen, durante la navigazione in mezzo ai fiordi.

Lunghe strade senza fine dove ogni tanto in un chiosco erano in vendita i souvenir più quotati le corna d’alce e la pelle di renna.

Mauro ricorda una venditrice che faceva di conto scrivendo l’importo da pagare con un bastone sulla terra.

Lunghe file di rastrelliere, stracolme di merluzzo messo ad essiccare, per diventare stoccafisso.

Dopo i primi giorni di incomprensione linguistica, il problema fu superato tramite l’utilizzo del linguaggio universale, dei gesti e dei versi, come quello di un bovino per indicare il tipo di carne da acquistare!

Chiedo se hanno mai avuto problemi alle frontiere.

In Svezia furono fermati da un poliziotto corpulento che si diverti a far dondolare la R4

In Svezia a lato di una strada sostituirono l’olio motore.

Per la via del ritorno dovevano passare per il Belgio l’Olanda e la Francia.

La frontiera più presidiata negli anni 80 era quella dei Paesi Bassi.

Il paese dell’amore libero dei fiori e delle canne.

E guidare una R4 con tanto di corna di renna, sul tetto era come andarsela a cercare.

Alla frontiera intimarono l’alt e di fermare l’auto in un’apposita piazzola.

A perquisire la Renault, sicura di trovare degli stupefacenti, fu una poliziotta di colore.

Quell’agente di frontiera rovistò parecchio nella vettura, ad un certo punto, fu attratta da delle bustine sigillate, ma erano i sali antiumidità per la macchina fotografica di Gianni.

Mauro teneva le portiere aperte, mentre la poliziotta era intenta al controllo.

Ma l’unica cosa di stupefacente in quel momento, era quel lungo viaggio fatto da due veri amici Gianni e Mauro.

Le uniche notizie in quei 17 giorni alle famiglie, fu una telefonata quando erano arrivati nei pressi di Torino per annunciare il loro arrivo.

I famigliari, parenti e amici di quella piccola comunità di Prato Zanino li accolsero festosi

Per l’occasione avevano preparato un cundigiun.

L’R4 di proprietà di Mauro fu protagonista di altre avventure e gli fu affibbiato il titolo di Mulo della Montagna.

Fu permutata per l’acquisto di un fuoristrada.

L’ultimo viaggio dell’R4fu per andare in Val d’Aosta, dove era prevista la compravendita, Mauro lo ricorda con il dispiacere di lasciare quell’auto compagna di tante avventure.

Ringrazio Mauro Piombo e Gianni Rossi per aver reso pubblica questa storia di avventura e amicizia

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