
La domanda di rito a Antonio Fazio è “ Perché te ciamman Cantalu?”
“ Il primo giorno che sono andato all’Oratorio, avevo dieci anni, arrivato al campo di sotto, c’erano già le squadre schierate in campo, ma la partita non poteva iniziare mancava un portiere.
Fabrizio Bruzzone, il cardiologo, che a quei tempi organizzava anche i tornei di calcio, mi vede, io ero a bordo campo timido, in mezzo alla gente, probabilmente mi aveva già visto giocare, e non sapendo il mio nome, mi chiese di dove sono.
Io rispondo “di Cantalupo”,
“Cantalu va in porta!” mi disse Bruzzone.
E così quello è stato il nomignolo per cui ancora oggi sono conosciuto.
Da quel giorno, per Antonio Fazio il suo ruolo in campo fu il portiere
Ha iniziato a giocare fra i pali, nel 1966 fino al 2015!
La prima squadra è stata il Don Bosco all’età di 16 anni.
Nel 1972 ci fu la fusione con il Varazze FBC.
Con la squadra della nostra città, ha giocato fino ai 20 anni, poi per altri 4 anni, nella squadra del Celle.
Nel 1980, fino al 1985, era portiere titolare nell’Alpicellese
Negli anni 85/86 portiere di riserva nella prima squadra del Varazze, giocando 5 partite di campionato e 2 di Coppa Italia.
Poi ha giocato altri 10 anni con il S.Nazario.
Arrivato alla soglia dei 40 anni, fino ai 47, ha militato nella squadra delle Vecchie Glorie, che partecipava al campionato amatori, 16 le squadre, che si affrontavano in questo torneo, tutte della provincia di Savona.
Le partite erano al lunedì o al venerdì sera, nell’ex nostro campo sportivo, il Pino Ferro.
Cantalu’ era anche molto conteso, dalle squadre che partecipavano ai tornei estivi nei campi a 7.
Con una telefonata, Schelotto l’attuale presidente del Cogoleto, gli chiese se vuol fare il 12, nella squadra del Sciarborasca, accettò quella proposta, all’età di 47 anni, e vi restò per quattro anni.
Cantalu’ finì la sua carriera, in mezzo ai pali, a 52 anni nel Sassello.
Ma rimase nel mondo del calcio, per altri 7 anni, come preparatore dei portieri del Varazze, poi del Libraccio di Arenzano e infine del S.Nazario.
Siamo sotto ai portici seduti ai tavolini da Maiustina, in una giornata di pioggia, con noi anche Gian Balletta.
Cantalu’ si emoziona un pò a rievocare i trascorsi a difendere la porta di un campo da calcio.
Fra tutti gli attaccanti che ha affrontato o avuto come compagni di squadra, ricorda Vincenzo Berio, uno dei più forti attaccanti di quegli anni, capace di scartare 3 o 4 giocatori e con un tiro potente e preciso
Anche Cantalu’, come tutti quelli che tirano quattro calci ad un pallone, aveva un calciatore, come idolo da emulare.
Da buon interista, non poteva che desiderare di essere come Lidio Vieri, portiere prima del Torino e poi dell’Inter.
Seguiva le gesta del suo campione alla radio televisione e allo stadio, in occasione dell’ottantesimo di Vieri, era anche lui a Piombino, alla sua festa di compleanno.
D’obbligo a questo punto nominare i grandi portieri dell’Inter Sarti, Vieri, Pagliuca, Zenga, Toldo, di quest’ultimo si ricordano le sue famose parate in nazionale, in particolare, durante la semifinale Italia Olanda.
Bravo anche l’attuale portiere lo svizzero Sommer, che continua la buona tradizione dei numeri uno dell’Inter.
Non può mancare il riferimento ai portieri locali, con il grande Aldo Lupi, titolare nel Varazze con Antonio Fazio, come riserva.
Cantalù era un ottimo portiere da piazzamento e sapeva neutralizzare i tiri degli attaccanti avversari, in virtù di questa sua prerogativa, unita a un eccezionale reattività.
Le uscite spericolate non facevano parte del suo modo di stare in campo.
Racconta du “ Vitellu in ta pansa” ovvero di quella sensazione che colpisce chi è all’esordio e deve giocare al cospetto di centinaia di spettatori, tra cui anche i famigliari e parenti.
L’emozione fa brutti scherzi e questo capitò a lui, in un lontano Varazze – Ventimiglia pareggiato per 3 a 3, due di quelle reti potevano essere evitate e la partita vinta, se fosse uscito in presa dall’area piccola, all’approsimarsi delle azioni degli attaccanti avversari
A 39 anni nel S.Nazario, contro il Sassello, in vantaggio per una rete a zero, furono vani, gli attacchi degli avversari, per pareggiare, quel giorno Cantalù “Prendeva anche le mosche!”
Abbandonato il campo a undici, Antonio, ritrovò nuovi stimoli nei campi a 7, dove grazie al suo talento, furono molte le vittorie della sua squadra.
Cantalù ancora oggi è nell’ambito calcistico, affiancando Fabio Garzaro, preparatore dei portieri del Celle-Varazze.
La squadra sta facendo buoni risultati e attualmente occupa il secondo posto in classifica.
Cantalu” ha compilato l’elenco dei portieri di Varazze, che hanno giocato nelle squadre della nostra città e nei tornei.
Compagni di squadra o avversari di Cantalu’
D’angelo, Petroni, Saturno, Amicone, Zunino, Giorgi, Berio, Lupi, Parodi, Damonte, Giusto, D’erba, Fazio M, Nannetti, Falcone, De Logu, Ghiso, Buffa, Cirronis, Bruzzone, Craviotto, Delfico, Cusimano, Piovesan, Rumbolo, L’anteriore, Tovani, Bertrand, Fancello, Rotondo, Orsatti.
In questo elenco, gli allenatori avuti da Cantalu’ durante la sua carriera da calciatore
Craviotto, Lupi F., Lupi A., Recagno, Gambetta, Albi, Piacentini, Marcolini, Sacco, Casarino, Parodi, Lofrano, Schelotto.
Nelle foto:
Cantalu’ solleva la coppa dello sportivo dell’anno di Varazze del 1996.
La squadra del Varazze campionato 85/86
Cantalù con Fabio Garzero
RIngrazio Antonio Fazio per avermi raccontato un pezzo della sua vita sportiva, tra i pali di una porta da calcio, quando la nostra città aveva un suo stadio ed erano ben tre le squadre iscritte ai campionati.
Varazze in occasione di una partita, era tappezzata dei manifesti con il nome della nostra squadra e quello della squadra ospite.
La domenica pomeriggio la gente di Varazze andava a vedere la nostra squadra, al Pino Ferro.






