
Nettin
Nel Crocevia du Vino’ ci sono quattro strade per il Parasio, il Teiro a Balina e u Sucau
Nella strada verso a Balina ad certo punto ci sono dei precipizi poi la strada continua e arriva in te Rue dove cè un rudere di una casa.
Dietro al bricco Riviasco e le Rue ci sono i Saverghi li c’era una tubazione, che portava l’acqua fino al Vinò,
Un’altra vallata è chiamata e Tane e in effetti ci sono delle pietre che sono tane per animali, di fronte a S.Anna, lì mio papà aveva dei prati e erano gli ultimi di cantalupo
Me lalla a m’ha ditu, “Vegni cun mi a mascinò u gran au Pei” e io ero contento di andare con lei
Si doveva passare per bosco perche i fascisti potevano prenderci il grano.
Arrivati di fronte al mulino prima di oltrepassare il Teiro, sopra delle pietre, mia zia mi dice “Vai un po’ a trovare Nettin, mia un pò cussa a te disce, io resto qua a fare la guardia al sacco”
Sono andato “Ciao Nettin cumme a va?”
“ Vanni via !!! “dei braggi du 70!
“Vattene via che non ti voglio più vedere!! Vanni via!!”
Era arrabiata come non l’avevo mai vista, ma io non le avevo fatto niente, l’avevo solo salutata, mi sono fermato in fondo alla scala
“T’Ho ditu che ti vagghi via !”
Mi sembra di vederla ancora e così sono scappato e sono andato da mia zia
“Nettin mi ha detto che me ne vada”
Mia zia mi disse “Fai un po’ la guardia al sacco” e sparì
Dopo un pò è ritornata e siamo ritornati con il sacco che pesava almeno 50kg a Cantalupo.
Poi mi disse che dovevano arrivare i fascisti al mulino
E così Nettin ci ha salvato, ma questo l’ho capito dopo la guerra, quando la gente poteva raccontare le cose senza più la paura di esser denunciata.
continua


