I Santini.

Domenica 9 giugno ci sarà la visita guidata del Santuario di Nostra Signora della Croce a Castagnabuona.

Nella stessa giornata, saranno esposte le bellissime collezioni di Giusi e Antonietta, Santini, Messali e alcuni Quadretti Devozionali

Il Santino e’ un oggetto di devozione, oggi bistrattato, eppure quante cose potrebbero dirci quelle immaginette, specie quelle sgualcite, consunte da tanti passaggi di mano e di baci. Santini avuti in cambio di un offerta alla chiesa, durante una festa del santo patrono o per aver partecipato ad un pellegrinaggio, arrivando su un bricco dove c’era un santuario

Portati a casa come ricordo, insieme a e reste de nisoe per i figgiò, conservati con cura in un libro o in un taschino.

Erano i nostri vecchi, quelle persone, quasi tutti contadini con uno sguardo al cielo, per devozione o per paura di quelle nuvole sul mare, prima di piegare la schiena, in un altra lunga giornata di lavoro.

La fede li aiutava a tirare a campare e ad allevare dei figli.

Non avevano altra speranza

Figli e nipoti, non continuarono il giamin dei vegi, si persero così per sempre, antichissimi riti, racconti, commemorazioni e festività

Oggi c’è nuova vita per questi simboli di devozione, con collezioni, mostre e ricerche storiche.

Vere e proprie opere d’arte, in miniatura, come i Santini con canivets

Alcuni hanno storie personali, belle o brutte da raccontare.

Giusi e Antonietta avevano già un discreto numero di Santini e altri oggetti, quando furono esposti nel 2002, nella chiesa di Nostra Signora della Croce.

Giusi così definisce i Santini

“In queste immagini sacre, si sente un mondo quasi incomprensibile oggi, ma pieno di poesia e di vita vera, vissuta con dignità e con un sano rispetto del sacro, che riempiva i misteri che fanno parte di ognuno di noi.”

Le foto sono relative alla bellissima raccolta di Giusi, che annovera almeno 200 Santini, tutti ben protetti in appositi raccoglitori.

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