
A Maccaia e u Caligu fanno ricordare un fatto accaduto a Varazze.
Nelle serate di primavera, noi zuenotti si usciva per ritrovarsi con gli amici al bar Marilena, per una partita a biliardo o un giro di carte, l’appuntamento fisso erano le partite di coppa viste alla tv del bar, in mezzo al fumo e al tifo di chi aveva trovato posto sulle seggiole.
Quella sera di maggio o forse giugno del 1973 o 1974 però successe qualcosa di insolito, era arrivato il caligo, la nebbia di mare, che aveva avvolto la città in una coltre impenetrabile.
In una pausa di gioco e di parole, si senti distintamente un forte suono provenire dall’esterno.
“Belin ma ..stei un po sitti ei sentiu?” ” Cusse ti ghe te beivu troppu? ” ” Ei sentiu, cussa le’ sta cosa, ma a l’e’ na sirena?”
Ricordo siamo usciti dal bar e a intervalli regolari si sentiva la sirena di una nave.
Incuranti del nebbione salimmo, sui motorini, altri trovarono un passaggio in auto, tutti in direzione del mare e poi di Celle dove all’Aspera c’ erano delle luci e provenivano i squilli di sirena.
Sul posto c erano già diverse persone, nel tratto di Aurelia che sovrasta il mare, lo spettacolo che si presentava era qualcosa di veramente inverosimile!
Una bettolina la Corallina Bunker, si era incagliata con la prua contro gli scogli dell’Aspera, altre luci erano in avvicinamento, quelle di un rimorchiatore, chiamato in suo soccorso e quei suoni di sirena erano proprio diretti a questa imbarcazione, per riuscire a localizzare in mezzo alla nebbia la nave in difficoltà.
Assistemmo per qualche ora, al tentativo, non riuscito, di disincagliare la nave, il primo cavo, quando fu messo in tensione si ruppe con un sibilo e uno schiocco violento, quando uno dei tronconi del cavo colpi’ lo scafo della bettolina.
Fu agganciato un secondo cavo, più robusto, il rimorchiatore diede manetta al motore, ma non riuscì a smuovere lo scafo incastrato fra gli scogli, si udiva un gran frullare di eliche in cavitazione.
Ci furono delle parole urlate nella nebbia forse bestemmie o chissà che.
Il rimorchiatore abbandono’ l’impresa e lo vedemmo a poco a poco, sparire nel caligo.
La mattina dopo la visibilità era buona e chi era presente sul luogo dell’incaglio, racconto’ di un enorme rimorchiatore, forse esagerando, più grande della bettolina, proveniente del porto di Genova, che senza alcun sforzo, tolse la nave dagli scogli.
Il caligo con visibilità zero fu la causa dell’incidente, ma c’era chi disse che forse l’equipaggio era distratto ad ascoltare la partita di coppa.
Nessuno si fece male, non ci furono altre conseguenze, la bettolina non imbarco’ acqua, fu solo necessaria la riparazione dello scafo.
la foto non è della nave incagliata all’Aspera
