La chiesa campestre di S.Maria Maddalena, sorgeva presso l’attuale località du Muinetto all’ingresso di Cogoleto in sponda sinistra del torrente Arrestra.
Era edificata nei pressi dove ora passa la linea ferroviaria.
Le prime notizie della chiesa sono del 1312, indicata negli scritti come ospedale
Era un edificio di architettura bizantina, non aveva campanile, le mura in pietra intonacate, con il soffitto a volta in mattoni, non aveva l’abside.
Gli abitanti della zona, erano molto devoti a S.Maria Maddalena e in questa chiesa, ogni anno il 22 luglio partecipavano alla processione.
La zona du Muinettu, servita dal beo da Ciusa du Bambuggiu, annoverava diversi opifici, tra cui una fonderia molto vicina alla chiesa.
Il parroco nel 1835 si lamento’ che in quell’opificio si lavorava anche la domenica, contravvenendo ai dettami cristiani del giorno di riposo, recando disturbo durante lo svolgimento delle funzioni religiose domenicali.
Il direttore da Ferrea, aveva la risposta già pronta, il metallo che doveva produrre era strategico per il regio esercito, adoperato per la fabbricazione dei proiettili.
Si accordarono per far ascoltare la messa agli operai in fabbrica, non effettuando lavorazioni rumorose durante l’esecuzione della funzione religiosa.
Ma le esigenze della Patria, ebbero il sopravvento e la chiesa venne demolita nel 1850, perché si doveva ingrandire quel strategico stabilimento per la produzione di materiale bellico
Nel 1874 fu ritrovata persa in un vigneto della zona una pregiata lastra in marmo.
La metà di un pregevole manufatto in marmo bianco, con incisioni di discreta fattura.
Raffiguranti, una croce che doveva essere unita ad un altra croce, nella parte mancante, con un nastro inciso, che ricorda la fettuccia con cui erano legate le corone di alloro trionfaĺi degli imperatori romani.
A destra nella foto è rappresentata la corona trionfale di Cristo.
Questa lastra di marmo era un Pluteo, molto probabilmente faceva parte dell’altare della chiesa di S.Maria Maddalena.
Oggi è esposta nella palazzo comunale di Cogoleto.
La lastra di epoca bizantina, faceva parte probabilmente del bottino delle razzie, perpetrate nei secoli X e XI in Grecia ad opera dei veneziani e dei genovesi e arrivato a Cogolitus trasportato via mare.
Complesse indagini sul tipo di marmo del Pluteo di Cogoleto, effettuate tramite microscopio ottico polarizzatore analisi geochimica ecc. ha permesso di stabilire con assoluta certezza la provenienza del marmo da una cava di Saraylar nell’isola di Marmara.
Il direttore emerito Dott.ssa Alessandra Frondoni, ricorda gli scavi effettuati presso la chiesa di San Duno’ a Vase dove furono rinvenute le testimonianze del Castrum Bizantino.
A questo punto non è da escludere che il Pluteo, fosse una produzione locale, ligure, inciso sul marmo proveniente dall’isola di Marmara.
La Dott.ssa Frondoni conclude un’ampia, interessante e documentata analisi del Pluteo della chiesa di S. Maria Maddalena dell’Arestra, con una considerazione storica.
“Il Comune di Cogoleto può a buon diritto fregiarsi di conservare una delle rarissime sculture databili al periodo bizantino esistente nella nostra regione quando Genova e la Liguria erano veramente l’ultimo baluardo dell’impero bizantino ad di fuori di Ravenna”
La chiesa di S.Maria Maddalena, dava il nome a un ponte di epoca medievale
Il Ponte della Maddalena, che con il suo bell’arco spostava la viabilità in sponda destra dell’Arrestra.
Di quel ponte oggi sono visibili, anche se fagocitate dalla vegetazione, le basi sulle sponde dell’Arrestra.
Sotto la verticale del soprastante viadotto autostradale.
Fu distrutto durante la seconda Guerra Mondiale
La viabilità medievale, oltrepassato il torrente Arrestra saliva verso il monastero Vallombrosiano di S.Giacomo in Latronorio.
Oggi di questa strada in salita restano ancora alcune testimonianze.
Poi del sedime di quell’antichissima viabilità, se ne perdono definitivamente le tracce.
Il percorso della strada medievale, che arrivava a Varagine, non è documentato da scritti o ricordato dal passaparola generazionale.
La traccia del percorso presunto, si basa su delle osservazioni effettuate in campo e da verosimili, opinabili, considerazioni.
In una recente consultazione di un antica carta topografica, si intuisce seguendo un tratteggio, quale poteva essere il percorso della strada, che oltrepassava lo Spurtigio’ e arrivava all’altro monastero quello di S.Maria in Latronorio per poi proseguire verso l’abitato di Varagine.
La strada verosimilmente scendeva verso l’alveo du Spurtigiò, nell’unico punto dove ancora oggi è presente una propaggine che degrada verso l’alveo del fiume.
U Spurtigio’ era probabilmente superato con un ponte in legno.
Questa zona, fu anche sede, durante la Seconda Guerra Mondiale, di una postazione di artiglieria descritta in un mio articolo ” I Canuin du Spurtigio'”
Superato il ponte e dopo una discreta salita la strada, proveniente dalla Maddalena, si raccordava ad un’altra viabilità dimenticata, quella che parallela all’7 Aniun, raggiungeva la località da Custo’.
La viabilità sopra descritta, fu abbandonata, perché a metà del 1700, fu costruito un ponte, forse in muratura e legno, che valicava lo Spurtigio’ nei pressi della sua foce.
Da qui la strada proseguiva poi in salita, per arrivare al Castello d’Invrea.
Spunti storici e foto da :
Il Pluteo di Cogoleto Storia di un Marmo Bizantino
Documento Millenario di Cogoleto.



