Stiamo inesorabilnente perdendo quello che abbiamo avuto come eredità materiale, dalle passate generazioni
Si perde, perché non siamo più capaci di apprezzare le cose che sono da secoli lì e che nonostante tutto ancora vorrebbero raccontarci storie.
A chi interessa più il crollo di una cascina, di un muro o di un terrazzamento?
Chi si sofferma a vedere come sono state incastonate le tante pietre che formano vere e proprie geniali opere d’arte, nel mezzo di un bosco o nel Lungomare Europa?
Siamo diventati ciechi, sordi confusi, convinti da cattivi maestri che decidono per noi.
Chi oggi conosce o ha percezione dell’immenso lavoro che fu fatto nell’800, per far passare una ferrovia fra i scogli neri e bianchi?
L’attuale Lungomare Europa.
Pe quelli de Vase a Villa Araba
Postu de Scoggi e de Piccaprie.
Nelle foto gli archi dei muri di controripa, stupendi manufatti messi in opera da chi aveva il senso del bello e che si armonizzano in un ambiente naturale.
Luoghi da frequentare in silenzio e in punta di piedi, per rispetto di chi ha lasciato i segni dei suoi colpi per spaccar la roccia.
E anche la propria vita
Noi oggi godiamo di un paradiso in terra, grazie a chi ha fatto il lavoro gramo
Chi erano quelli che hanno messo in opera milioni di mattoncini nelle volte delle gallerie?
E quelle pietre passate di mano in mano e fissate bene per farle arrivare fino a noi?
Nella speranza che i posteri onorarassero il sudore e il sacrificio di tanta umanità.
L’arte è la bellezza ci sono già
Non servono opere d’arte.
Riparariamo solo quello che si guasta, per gli anni che passano.
E basta
Il Lungomare Europa conserviamolo così come ci è stato donato.
Niente più
Buona giornata





