Bellu Giu pe Zena

Per chi vuol fare un bellu giu pe Zena, nel web ci sono delle belle mappe, con i percorsi da effettuare nel centro storico, da scaricare o stampare

Conosco abbastanza bene, il centro storico di Genova, mi piace girare a casaccio, seguire questo o quel carruggio, dove trovo sempre qualcosa di mai visto o notato prima.

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Oltrepassato Palazzo S.Giorgio, l’itinerario ideale è quello che, da via S.Lorenzo, devia a destra per il vicolo di Canneto il Corto, qui si entra nel vivo della storia di questa città, sono molti i secoli di storia, che hanno calpestato le consunte ciappe del sedime stradale, scolorito e scrostato i muri delle case.

Per ogni dove è tangibile, la magnificenza delle grandi famiglie, in gara fra di loro, a chi faceva la più bella dimora, tutte con le pietre ornamentali e da costruzione, una sintesi della geologia da taglio ligure, con la Pietra del Promontorio, le Rocce Verdi di Polcevera, il Rosso di Levanto, il marmo di Carrara, e le Ardesie della Val Fontanabuona.

Difronte a tante cose, tutte belle, subentra la fretta o la smania, di veder le cose più famose, magari per un selfie davanti ad una chiesa o a un palazzo.

Legittima e comprensibile la foto con sfondo storico, ma il mio consiglio è quello di lasciar che sia il nostro sguardo, la nostra curiosità a guidarci in questo dedalo di vie e se si trova una porta aperta, chi ci vieta di curiosare dentro una chiesa o un palazzo?

La moltitudine di esercizi commerciali è la vera forza propulsiva del centro storico, con il conseguente afflusso di persone, turisti curiosi come noi, con il naso all’insù a guardar portali, targhe e madonnette, poi ci sono clienti e negozianti, quasi tutti extracomunitari, molto meno insistenti, dei precedenti commercianti europei, del secolo scorso.

Negozi di abbigliamento e banchi di ortofrutta, che con i loro colori attirano allietano e contrastano, con il grigiore delle abitazioni.

Le forze dell’ordine controllano queste vie, il centro storico di Genova è più sicuro dell’A10

Si può fare uno spuntino, in una piazzetta, in forte discesa, dove i tavolini a stento sono trattenuti dalla gravità, il piatto forte è la farinata con diversi contorni a scelta.

Colonne archi portali, di pregevole fattura, che nascondono sorprese e suscitano curiosità

Statue, putti, satrapi nelle loro cupa espressione di forza si alternano a pregevoli portali scolpiti con scene di storia o gesta di santi.

Le vie principali, molto trafficate, sono dedicate ai personaggi storici o religiosi, ma i deserti carruggi laterali, dove il sole crea solo delle ombre, hanno tutti nomi di lavori arti, corporazioni o ……stati d’animo d’altri tempi.

Si emerge dall’umore dei caruggi, verso la sacra bellezza di S.Lorenzo, da tempo celata sotto le impalcature.

D’obbligo cercar il cagnolino perso dallo scultore.

Altri caruggi ora a sinistra della cattedrale, verso le vie più famose Luccoli, Orefici, S.Luca, Pre, via del Campo, molte le storie curiose, sconosciute, come questo sarcofago

Si sale verso la parte nobiliare della città , passando in mezzo a venditori di tutto, anche dell’amor impossibile.

La prospettiva dei Palazzi dei Rolli, con il contrasto cromatico di Palazzo Rosso.

Un’istituzione di Genova è prendere l’ascensore, per un bagno di sole, nella pace di Castelletto.

La Genova degli affari e dei giochi d’acqua di piazza De Ferrari, i caffè e i negozi di prestigio di via XX Settembre.

In piazza Dante c’è un falso storico, con biglietto di entrata e la magnificenza del chiostro di S.Luca, smontato e ricostruito lì, perché al suo posto i genovesi dovevano metterci le palanche.

Il simbolo di Genova cun un de Vase.

In Piazza delle Erbe, la bella statua, come tante altre, che adornano le piazzette del centro storico.

U giu u l’è finiu, ma se avansa du tempu, puremmu piggiose un gelotu a Buccadase.

In una bella giornata di sole, ho avuto il piacere di accompagnare, gli amici, Marilena e Gigi a fo un giu pe i carruggi de Zena.

Un Bellu Giu pe Zena insieme a loro !

1 commento su “Bellu Giu pe Zena”

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