
Il componimento in zenagliano “Racconta come hai trascorso le vacanze” è tratto da l’Oddoneide, Nuova Editrice Genovese, curato da Nino Durante.
Il libro in lingua genovese è un omaggio ad una figura caratteristica, Giovanni Oddone, un rappresentante di quella cultura contadina dell’entroterra genovese che ha saputo conservare istinti, intrighi, affetti, rimedi, di un mondo quello in mezzo ai bricchi, che ha radici profonde nel passato.
In questo volume sono riassunte le principali opere di Oddone ” I Chinse Libbri” racconti di vita in rima genovese, sei componimenti in zenagliano e la raccolta di poesie “Ossi di Gallina”in lingua genovese.
Giovanni Oddone nasce a Sambuco di Voltri nel 1902.
Pubblico questo articolo in concomitanza con l’inizio di un nuovo anno scolastico.
Per noi bambini in età scolare, negli anni 60/70 il primo componimento, al rientro sui banchi di scuola, era quello relativo a come avevamo trascorso le vacanze estive.
Chissà se questo tipo di componimento si è perpetrato fino ad oggi.
Quello che segue è il componimento di un bambino che nei primi anni del 900 affrontava il tema delle sue vacanze.
Farà sorridere per i gosci, gli strafalcioni, in zenagliano e le parole dialettali italianizzate.
Lo svolgimento del tema, ci descrive una realtà comune a tutta l’entroterra della nostra regione, quella dei bambini già al lavoro in età scolare.
A qualcheduno, magari a quelli meno giovani, verrà un groppo alla gola a pensare a quei bambini come Giovanni, disincantati, già adulti, destinati a far vita grama e a esser carne da macello per la patria nelle due carneficine mondiali del 900.
Tema svolto da Giovanni Oddone in terza elementare.
RACCONTA COME HAI TRASCORSO LE VACANZE
Le vacanze le ho passate come quelle dell’anno scorso che erano come quelle di due anni fa.

Stavolta in più ho aiutato mio barba Berto che fa il caigaro e gli facevo deslenguare la peixe nel cassuolino: così mio barba un giorno, mi ha portato giù a Voltri che c’erano i banchetti e sui banchetti c’erano i sigari, i pescetti e i recanissi che me ne sono comprato uno che me l’ho sussato ben bene prima di mangiarmelo.
Dalle galline non ci sono andato tanto perché mi hanno beccato e ci ho dovuto mettere il diacolone, mentre dai conigli ci ho fatto anche il barconetto con mio papà.
M’è piaciuta quella volta a S.Pietro, quando mia mamma ha fatto le lumasse e piumpò me le mangio tutte.
Tutti i depuidirnari andavo a pescare nel beo: una volta ho preso una salaccata che sono andato a bagno perché sono montato sullo scoglietto che è sempre insavonato dove mia mamma e mia lalla ci roscientano i patelli.

Però queste vacanse sono state belle perché siccome ero promosso mio papà mi ha accattato una messoietta per segare l’erba e io mi sono demorato tanto che n’avrò segato per così
E’ bello stare in vacanza perché botte ne prendo solo a casa e no anche dalla maestra e poi se vado a scuola desprendo di fare i mazzetti di radiccione.
Se però bisogna venirci a scuola dico: “ Va ben, è bello anche imprendere a leggere e scrivere”
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Ringrasiu Lina da Castagna, che mi ha imprestato stu bellu libbru, tuttu scritu cumme parlu mi.
E’ un pò strafugiato, ci ha anche le uegge, perchè tanti si saranno demoati e fo du rie a lese i gosci du Giuan.
Sulu i belli libbri sono strafugiati e hanno le uegge.
Pe i italien e i furesti che nu han capiu un belin
- Barba=zio
- caigaro= calzolaio
- deslanguare = sciogliere
- peixe = pece
- recanissi= bastoncini di liquirizia
- diacotone =cotone medicato
- barconetto =finestrella
- piumpò = per poco
- depuidirnari=dopo pranzo
- beo= un canale per irrigare.
- salaccata= caduta rovinosa
- insavonato= insavonâ: insaponare
- lalla =zia
- roxentano= sciacquare
- patelli =i pannolini
- accattato= comprato
- messoietta=piccola falce
- demorato= divertito
- desprendo= disimparare
- radiccione= radicchio
- imprendere= imparare
