La Farfalla e la Pietra

Erano proprio altri tempi, la nascente industria turistica a Varazze negli anni 60, bruciava tutta la stagione nel mese di agosto.

La città aveva 110 tra hotel, alberghi e pensioni

Diecimila turisti, i bagnanti, alla sera, affollavano la passeggiata, da S.Caterina ai bagni Pinuccia, oltre c’erano i Cantieri Baglietto.

Varazze era anche una città industriale

La conobbe, facendo le vasche, così erano chiamati gli andirivieni dei giovanotti, per cercare di abbordare le giovani turiste.

Gli sciupafemmine locali, i galli adescavano donne italiane e straniere, nei numerosi locali da ballo, balere e night di Varazze.

I pollastri invece, appollaiati sulla ringhiera, abbordavano le bagnanti sulla passeggiata

Le ragazze, in prima serata con i genitori, poi con le dovute raccomandazioni, erano lasciate da sole a braccetto con un amica.

A volte con il fratello minore a rimorchio.

Alle undici però dovevano rientrare!

Lui magro come un chiodo, scendeva ogni sera, da Casanova, aveva il motorino e i suoi diciasette anni.

Lei di anni ne aveva 16, era ancora una bambina, molte ragazze della sua età dimostravano dal fisico e dalla baldanza, molti più anni e avevano atteggiamenti da donna.

Ma era solo apparenza

Scambiati i reciproci nomi, le offrì un gelato dal 900.

Su quelle gelide panchine di cemento, parlando delle solite cose

La cosa importante, era avere un appuntamento per la sera seguente.

Lei si meraviglio’, quando lui le disse, che al termine dell’anno scolastico, ogni estate, lavorava come falegname.

A Milano, nessuno lavorava nel mese di agosto.

Riusciva ad andare a spiaggia, solo dopo le 5 di sera, ai Bagni Elena, per qualche tuffo dalla boa insieme a lei.

Sotto gli sguardi indagatori dei suoi genitori

Fu così anche il secondo anno, ora lui lavorava in un cantiere navale

Lei si era fatta più carina, sempre con quel sorriso, che ogni volta gli faceva aprire il cuore.

D’inverno, lei gli spediva.le cartoline della settimana bianca e lui quelle del mare.

Un giorno le arrivò una cartolina, con la luna sul mare.

Erano stati dei matti quella notte.

Lei era riuscita a scappare via dall’hotel Eden.

In motorino, avevano raggiunto la spiaggetta del porto.

Fra le barche e quella sabbia fine, più di una coppietta si era già appartata.

Anche loro lì, con la brezza della sera, che li faceva tremare di freddo.

Rimasero per ore, stretti sopra quel piccolo asciugamano.

La terza estate, al primo d’agosto, lui l’aspettava al solito posto, seduto sulla ringhiera davanti all’Onda Azzurra.

Lei arrivò al loro appuntamento, con il passo morbido che le anche ondeggianti imprimevano e con il sorriso di chi avrebbe visto la persona desiderata per tutto l’inverno.

Lui quasi non la riconobbe.

Era una donna.

Quella fu l’estate più bella delle loro vite

L’avrebbero ricordata per sempre e se lo giurarono.

Strana la vita stavano bene insieme e bastava esserlo, anche per un solo mese all’anno.

Avevano anche provato a far vita insieme ” fuori stagione” a Milano, ma non funziono’ lui, era troppo legato al suo piccolo, ma meraviglioso mondo, quel paradiso in terra che era Varazze.

Lei invece abituata, in quella grande città e stava bene lì, dove aveva i suoi affetti.

Era nato il business dei viaggi in aereo e lei divenne una di quelle ragazze, che con il suo sorriso, accoglieva i passeggeri, sugli aerei dell’Alitalia.

Ma per le ferie d’agosto, era sempre a Varazze per un pò all’hotel Eden, poi a casa di lui in mezzo al verde, dell’entroterra di Varazze.

Non più un mese, ma solo due settimane.

Lui la chiamava la mia farfalla e lei visto che lui, non si schiodava mai dalla sua Varazze, lo chiamò la mia pietra.

Il ligure è così, o in giro per il mondo o attaccato alla sua terra, come una cozza al suo scoglio.

Come una pietra, riscaldata dal sole di agosto, dove arrivava lei, una farfalla, a posarsi ogni anno.

Lui aveva l’auto, una 500 blu.

A lei piaceva molto il nostro entroterra,

Chissà quante volte erano saliti alla Guardia.

E poi c’era il Beigua dove la portava in giro per sentieri.

Un giorno arrivarono al Faiallo, forse il luogo più suggestivo della Liguria, lui le disse che voleva esser lasciato lì nel vento.

Lei gli rispose, che era scemo e che le sue ceneri le avrebbe buttate in un bidone!

Poi la vita scorre veloce.

Lui nei Cantieri Baglietto aveva trovato un buon lavoro e uno stipendio sicuro ogni mese

Era tutto sommato un bell’uomo

Come un biglietto da visita per la consegna degli yacht a facoltosi clienti.

Qualcheduno gli fece ponti d’oro, per averlo come pilota.

Lui aveva sempre rifiutato.

Era una pietra che aspettava la sua farfalla.

Ma poi come tutte le più belle cose, anche quella loro storia fini’.

Lei fece un matrimonio d’ interesse, ad un ricco industriale, serviva avere una bella donna al suo fianco.

A quella pietra promise che sarebbe ritornata qualche volta da lui.

Ma quella promessa non fu mai mantenuta, quella farfalla non volo’ più dalla sua pietra

Lui ritirato dal lavoro, acquisto’ una piccolo appartamento con le persiane sopra l’Aurelia, la passeggiata e il mare come sfondo

Di lei più nessuna notizia, aveva il suo numero di telefono ma non la chiamò mai

Un giorno, lei ricevette una raccomandata, con il bollo di Varazze.

I suoi famigliari, mai l’avevano vista piangere in quel modo, così struggente.

Si chiuse in camera e la sentirono singhiozzare a lungo

Onoro’ la sua volontà e ora lui era nel vento del Faiallo.

Divenne centenaria, circondata dagli affetti di figli e nipoti

Una sera, aveva raccontato la storia di una farfalla e di una pietra.

E ora i suoi famigliari sapevano perchè, quella mamma e quella nonna, ogni tanto aveva gli occhi tristi.

Chi era con lei, negli ultimi istanti della sua vita, racconto’ che aveva chiesto di aprire la finestra.

Da dove, poco dopo, era entrato un refolo di vento.

“Sei tu?”

Furono le sue ultime parole

Francesco Baggetti

4 pensieri riguardo “La Farfalla e la Pietra”

  1. Che storia affascinante..giuro mi è scesa una lacrima…però che peccato lui ha rinunciato a tante cose…pilota viaggi e poi però il suo sacrificio non è servito a farla restare lì con lui che triste….

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